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9 NOVEMBRE

Oggi, ma nel 1952, a Carrara, in provincia di Massa-Carrara, si concludeva il primo convegno regionale del marmo, promosso dal Comitato per la difesa e lo sviluppo dell’industria marmifera. L’iniziativa, cominciata il giorno precedente, 8 novembre, coinvolgeva l’amministrazione municipale, guidata dal sindaco Gastone Dazzi, del Partito repubblicano italiano, in carica dal 18 luglio 1951, e il presidente dell’amministrazione provinciale, Giulio Guidoni, della Democrazia cristiana, eletto l’anno precedente.

L’importanza della prima edizione del simposio dedicato al pregiato marmo bianco, era data, dall’utilizzo, fin dall’antichità, della risorsa estratta dalle cave della Alpi Apuane nel territorio cittadino, universalmente noto come il più pregiato al mondo. Verosimilmente l’utilizzo del marmo carrarese risaliva, da parte dei liguri della località Cafaggio di Ameglia, all’età del ferro, benché l’attività estrattiva vera e propria si fosse consolidata nel 48-44 avanti Cristo, sotto il dominio di Giulio Cesare. Contestualmente, attraverso il porto romano di Luni, alle foci del fiume Magra, si era sviluppata l’esportazione internazionale.

Tra l’altro, oltre al marmo in blocchi, in forma grezza o in lastre di diverso spessore, destinato a opere d’arte o ad utilizzo architettonico, i giacimenti avevano fornito, per secoli, scaglie e polvere impiegate quale carbonato di calcio. Produzione che nel tempo aveva rappresentato fino al 75 per cento dell’estratto rispetto al 25 riservato alla realizzazione di palazzi di pregio e di belle arti. Oltremodo il microcosmo dei cavatori (nella foto, particolare, in azione, in uno scatto d’epoca) aveva funto da incubatore per insurrezioni politiche, cospirazioni, non solo anarchiche, fiorire di proteste dal basso volte a rivendicare i diritti delle maestranze. Negli anni, soprattutto con il determinarsi della coscienza di tutela paesaggistica e ambientale, lo sfruttamento intensivo del cosiddetto “oro carrarese”, aveva scosso suscettibilità, mugugni e malcontenti sia istituzionali che popolari. Con conseguente lavorio legislativo da parte della Regione Toscana, quando verrà istituita, dopo l’elezione del 7 e 8 giugno 1970, con Lelio Lagorio, del Partito socialista italiano, quale primo presidente, dal 28 luglio 1970. Gli atti del convegno saranno raccolti da Treviglio Bacciola, nelle 140 pagine del volume che verrà pubblicato, l’anno successivo, 1953, dal Comitato organizzatore.