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9 settembre

Oggi, ma nel 1943, a Savona, il tenente colonnello di porto della regia Marina militare Enrico Roni, comandante della capitaneria, salvava lo scalo marittimo della città ligure dall’occupazione tedesca. L’alto ufficiale dava ordine di salpare verso l’alto mare alle navi ormeggiate e di affondare quelle, 9, non in grado di prendere il largo. Così impediva che quella flotta cadesse in mano ai nazisti dopo la firma dell’armistizio corto di Cassibile, del 3 settembre precedente, con gli angloamericani.

Contestualmente faceva distruggere impianti, documenti e archivio: causando un pesante smacco ai germanici. Fino al 26 aprile 1945, il futuro ammiraglio Roni -di Livorno, classe 1899, uscito dall’Accademia navale nel 1918, quando aveva preso parte alla prima guerra mondiale, sulla regia nave “Duilio” - toglierà la divisa per non dover aderire alla Repubblica sociale italiana e insegnerà all’Istituto nautico savonese fino a quando, proprio nella data già menzionata, il comitato di liberazione nazionale cittadino lo rimetterà al vertice militare dell’imbarco. La solerte e coraggiosa decisione di Roni (nella foto, particolare, su una delle scialuppe di salvataggio insieme ai suoi marinai), presa a rischio della condanna a morte, verrà eternata, l’8 settembre 1993, nella targa apposta sulla palazzina sede del comando della capitaneria di porto di Savona.

Tutta la vicenda verrà raccontata dalla giornalista genovese Donatella Alfonso nel volume intitolato “Affondate le navi. Settembre 1943. La scelta del comandante Roni che salva il porto di Savona”, che sarà edito da All Around, di Roma, nel 2023, in collaborazione con il comando generale del corpo della Capitanerie di porto-Guardia costiera e prefazione di Luciano Zani. L’episodio, tra quelli iconici nell’articolato e drammatico scenario venutasi a creare nel Belpaese a ridosso dell’8 settembre di quel 1943, avveniva nel giorno della fuga del re Vittorio Emanuele III di Savoia, da Roma a Pescara, Crecchio, Ortona e Brindisi. Tra la caduta del Duce, Benito Mussolini, del 25 luglio, il suo arresto, e la nascita dell’Rsi di Salò, la creazione Regno del sud affidato al generale Pietro Badoglio.