Nuovo codice della strada: aria di rivoluzione, con le bici in pole position

foto 1PESCARA - In occasione della presentazione, tenuta alcuni giorni or sono presso il Porto Turistico Marina di Pescara, del servizio di bikesharing promosso dalla Provincia di Pescara nell’ambito del progetto europeo Ipa Adrimob, Laura Di Russo, seduta al tavolo dei relatori in rappresentanza di FIAB Pescarabici, ha anticipato i contenuti del provvedimento di riforma del Codice della Strada appena licenziato dalla Commissione Trasporti della Camera, e che ora passerà all’attenzione del primo ramo del Parlamento per poi essere esaminato dal Senato. Ma cosa contiene il documento?

“Si tratta di proposte a nostro avviso rivoluzionare” ha affermato Laura di Russo “in quanto determinerebbero modifiche radicali nell’organizzazione della mobilità urbana, con misure di agevolazione soprattutto per chi si sposta con le “due ruote a pedale” che, insieme ai motociclisti, diventerebbero “soggetti vulnerabili”. Si va dall’introduzione di un sistema di marchiatura volontaria del telaio, che renderà più semplice alla forze dell’ordine l’identificazione e il recupero delle biciclette rubate,  all’impegno del Governo di far riconoscere all’INAIL l’infortunio in itinere, cioè lo spostamento in bici casa-lavoro alla pari del trasporto pubblico in caso di infortunio, garantendo quindi una copertura assicurativa a coloro che scelgono di recarsi al lavoro in bicicletta”.

Ma i provvedimenti più importanti” ha continuato la Vice Presidente di FIAB Pescarabici “potrebbero riguardare alcuni interventi sulla strada, come:

  • la realizzazione di una corsia ciclabile in continuità sul lato destro delle strade urbane, ampliando un obbligo in qualche modo già esistente in una precedente norma nazionale ma legato solo a interventi di manutenzione stradale;
  • la realizzazione di case avanzate, un’area prossima ad un semaforo, avanzata di qualche metro rispetto alla coda delle auto, riservata solo ai ciclisti, per poter aspettare il verde senza respirare dai gas di scarico delle auto e di ripartire in sicurezza;
  • la realizzazione di parcheggi a spina sulla corsia sinistra, per favorire la realizzazione di corsie ciclabili sulla corsia destra di ogni strada urbana a senso unico;
  • la istituzione di sensi unici eccetto bici, ovvero la possibilità per i ciclisti di transitare in controsenso, sempre e senza vincoli di larghezza minima della strada;
  • la cessazione dell’obbligo di uso della pista ciclabile, viste le pessime condizione in cui versano le poche piste italiane. A questo andrebbe aggiunta anche la cessazione dell’obbligo di pedalare esclusivamente sul lato destro della carreggiata;
  • istituire il limite di velocità a 30 km/h nei centri urbani, forse la misura più importante di tutte per la promozione della mobilità ciclistica,m per aumentare la sicurezza complessiva sulle strade e per abbassare dei livelli di inquinamento. Questa misura potrebbe essere inserita entro dicembre nel decreto ministeriale che fisserà le linee guida del nuovo Codice della Strada;
  • la realizzazione di parcheggi bici nei condomini, togliendo al condominio la potestà di vietarlo”.

foto 1Cosa suggerisce questo nuovo scenario

“Alcune di queste misure” rileva Laura Di Russo “sono già contenute all’interno del documento “I dieci punti irrinunciabili” predisposto da FIAB Pescarabici in occasione delle recenti elezioni, già sottoscritte dall’allora candidato Marco Alessandrini, e fatte proprie, con nostra soddisfazione, dalle “Linee programmatiche di mandato” approvate dalla nuova Amministrazione comunale con Delibera Comunale del 3 luglio 2014”.

“Ora attendiamo la prova dei fatti” sottolinea la rappresentante di FIAB Pescarabici. “I tanti lavori stradali attualmente un corso forse dovrebbero  funzionalmente e strutturalmente uniformarsi alle nuove prospettive ricordate già da subito, per poi passare ad adeguare il vecchio: il tracciato di pista ciclabile in rifacimento lungo gli argini del fiume presenta punti di criticità, come nei pressi di Piazza Pierangeli, che andrebbero assolutamente risolti a favore della bicicletta, la cui precedenza dovrebbe prevalere su quella degli altri mezzi in transito; come andrebbe chiarita l’organizzazione dello spostamento dei ciclisti all’interno del raccordo stradale Ponte delle Libertà – Asse attrezzato, zona di attraversamento di grande pericolosità, in cui i “soggetti vulnerabili su bici a pedali” non sono stati assolutamente considerati, né nella fase di progettazione né in quella, ovviamente, di realizzazione“.

“Ma al di là dei fatti contingenti”, incalzaLaura Di Russo “ci aspettiamo che la nuova Amministrazione dia da subito un chiaro segno di svolta rispetto ad un passato pianificatorio quanto meno “distratto” se non assente, mettendo in campo tutte le sue risorse per la redazione degli strumenti urbanistici di organizzazione della mobilità, dal PUM al PUT, e che i primi segni arrivino già a settembre, magari all’interno della Settimana Europea della Mobilità, dal 16 al 22, a cui invitiamo la città di Pescara ad aderire senza indugio”.