Parco della memoria....meglio non farlo

Sono passati più di 4 anni dal terremoto del sei aprile del 2009 e L’Aquila non ha ancora un posto pubblico per ricordare le 309 vittime. Qualche mese fa il Comune ha indetto un bando di concorso per la realizzazione di un parco della memoria a piazzale Paoli, a ridosso di via XX Settembre per un importo di 300.000 euro. La scadenza del bando è stata prorogata dal 30 aprile al 28 giugno 2013. Ma il problema non è questo. Su un progetto che dovrebbe unire la città il Comune, con la sua solita delicatezza da elefante e con la sola voglia di far finta che sia ancora interessato alla memoria di chi non c’è più, ha indetto il concorso per la realizzazione del bando due giorni prima del sei aprile 2013 in maniera chiaramente strumentale e propagandistica. E quando si fanno le cose di fretta alla fine si finisce solo per esporsi a critiche. Ecco allora che c’è chi vuole portare il bando di concorso in procura per presunte illegittimità (provate solo a immaginare un eventuale processo fatto a sfregio del dolore dei sopravvissuti) e chi giustamente si risente perché un progetto già esiste ed è stato consegnato in Comune più di due anni fa anche se non prevedeva la fontana come indica il Comune. C’è poi chi in quell’area vuole ricostruire i palazzi crollati e chi non è d’accordo (forse a ragione vista la natura del terreno). E anche su questo veleni a più non posso.
Insomma L’Aquila riesce a dividersi su tutto anche sul ricordo di una tragedia infinita. A questo punto quel parco della memoria è meglio che non si faccia. Il dolore non può essere barattato con una polemicuccia da cortile. Fermatevi tutti, è meglio.