É morta, ma per la Sasi è morosa

Cupello, storia di una donna defunta 5 anni fa alla quale continuano ad arrivare le bollette dell’acqua

CUPELLO. Costretto a pagare la bolletta della suocera morta 5 anni fa. Un commerciante di Vasto invoca l'applicazione dei sigilli previsti per gli utenti morosi. Lo fa lanciando un accorato appello al presidente della Sasi, Domenico Scutti.

«Mia suocera morta 5 anni fa per la Sasi è morosa. É un dato di fatto dimostrato dai solleciti di pagamento che sono arrivati al sottoscritto. Chiedo al presidente Domenico Scutti di far staccare l'utenza».

La richiesta che appena letta può far sorridere e pensare ad uno scherzo in realtà denuncia l'esasperazione di M.R.. L'uomo da cinque anni ormai non riesce a far staccare l'utenza idrica dei suoceri morti rispettivamente nel 2008 e nel 2009». Il commerciante ha mandato decine di lettere eppure non riesce a fare interrompere l'utenza intestata in vita ai genitori della moglie. «Mia suocera è morta il 17 giugno 2009 ed è stata iscritta dalla Sasi nel registro degli utenti in debito con la società», afferma il genero della defunta. L'utente passata a miglior vita infatti non avendo potuto pagare risulta debitrice nei confronti della società idrica. Il debito dopo 5 anni è di circa 5 mila euro per un servizio di cui è impossibile che la defunta abbia potuto beneficiare. Un anno e mezzo fa, esattamente il 23 luglio 2013 M.R. ha ricevuto diversi solleciti di pagamento. «Ho scritto al legale della società e fatto presente che l'intestataria del servizio era morta. Per dimostrare che quanto dichiarato corrispondesse al vero ho allegato alla richiesta il certificato di morte dei miei suoceri. Il contatore non è stato sigillato. Qualche giorno fa ho letto che ad un commerciante di Vasto che non aveva pagato la bolletta e si lamentava per l'apposizione dei sigilli al contatore, il presidente Scutti giustamente ricordava che la Sasi da due anni ha annunciato i sigilli per gli utenti morosi per recuperare il dovuto. Visto che mia suocera è morosa io chiedo che venga sigillato il contatore». Forse l'acqua viene usata da altri, o forse c'è qualche perdita nella condotta. «Quale che sia il motivo io chiedo per l'ennesima volta che venga sospeso immediatamente un servizio che viene erogato a persone morte da anni».

All'utente non interessa dove vada a finire l'acqua e se qualcuno eventualmente la utilizzi. L'uomo, che già un anno fa aveva denunciato il curioso disguido, è deciso a risolvere una volta per tutte il problema. Per questo ha scritto anche alla Procura. «Sono disponibile a fornire qualsiasi delucidazione, ma è assurdo che dopo tanto tempo io debba ricevere le bollette di mia suocera morosa post mortem», insiste l'uomo.

Paola Calvano

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