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Abbattuti 13 lampioni sulla pista ciclabile
Il sindaco: «Ogni giorno il Comune paga 3.000 euro per riparare i danni dell'inciviltà»
VASTO. Tronchetti di metallo dove prima erano sistemati i punti luce. Neppure la pista ciclabile della Marina inaugurata solo una settimana fa è stata risparmiata dai vandali. Durante la notte i teppisti si sono divertiti a giocare al tiro a segno con i pali dell'illuminazione. Tredici i lampioni distrutti. La scoperta del danno è stata fatta ieri mattina da alcuni appassionati di jogging.
«Ogni giorno il Comune spende 3mila euro per riparare i danni provocati dall'inciviltà», denuncia il sindaco, Luciano Lapenna. E' una lotta impari. I raid teppistici non si contano più. E' sempre più pesante il conto presentato al Comune per riparare i danni provocati dalle incursioni vandaliche. «Ogni mattina il Comune fa la conta dei danni provocati durante la notte.
Non viene risparmiato niente: pensiline, panchine, parco giochi, lampioni e monumenti», elenca il presidente del consiglio comunale, Giuseppe Forte. Lunedì notte è toccato alla pista ciclabile, la passerella ciclo-pedonale sul mare che va da lungomare Duca degli Abruzzi fino al torrente Buonanotte, al confine con San Salvo. L'opera costata 611mila euro è stata inauagurata il 19 giugno scorso.
Il percorso in legno che costeggia alberghi e campeggi è illuminato da coreografici lampioncini. Qualcuno si è divertito ad abbatterne ben 13. Il problema degli atti vandalici non è di facile soluzione. Distruggere è diventato un divertimento. Solo qualche mese fa l'amministrazione ha dovuto prima riparare la pavimentazione in legno del pontile, poi la ringhiera, i bagni pubblici e le vetrate dello scorrimano del lungomare.
Il dato significativo è di natura sociale: i vandali impoveriscono la città. Nel 2009 il Comune ha speso 150mila euro solo per riparare il pontile, più di 10mila euro per sostituire le panchine, 30mila euro per sanare gli altri danni. «Le incursioni», ricorda il sindaco Lapenna, «sottraggono risorse alle casse comunali». Lapenna rinnova l'invito alla collaborazione. «Il Comune ha attivato la videosorveglianza alla Marina. Ogni sforzo per migliorare Vasto, però, è vano se non c'è la collaborazione dei residenti».
«Ogni giorno il Comune spende 3mila euro per riparare i danni provocati dall'inciviltà», denuncia il sindaco, Luciano Lapenna. E' una lotta impari. I raid teppistici non si contano più. E' sempre più pesante il conto presentato al Comune per riparare i danni provocati dalle incursioni vandaliche. «Ogni mattina il Comune fa la conta dei danni provocati durante la notte.
Non viene risparmiato niente: pensiline, panchine, parco giochi, lampioni e monumenti», elenca il presidente del consiglio comunale, Giuseppe Forte. Lunedì notte è toccato alla pista ciclabile, la passerella ciclo-pedonale sul mare che va da lungomare Duca degli Abruzzi fino al torrente Buonanotte, al confine con San Salvo. L'opera costata 611mila euro è stata inauagurata il 19 giugno scorso.
Il percorso in legno che costeggia alberghi e campeggi è illuminato da coreografici lampioncini. Qualcuno si è divertito ad abbatterne ben 13. Il problema degli atti vandalici non è di facile soluzione. Distruggere è diventato un divertimento. Solo qualche mese fa l'amministrazione ha dovuto prima riparare la pavimentazione in legno del pontile, poi la ringhiera, i bagni pubblici e le vetrate dello scorrimano del lungomare.
Il dato significativo è di natura sociale: i vandali impoveriscono la città. Nel 2009 il Comune ha speso 150mila euro solo per riparare il pontile, più di 10mila euro per sostituire le panchine, 30mila euro per sanare gli altri danni. «Le incursioni», ricorda il sindaco Lapenna, «sottraggono risorse alle casse comunali». Lapenna rinnova l'invito alla collaborazione. «Il Comune ha attivato la videosorveglianza alla Marina. Ogni sforzo per migliorare Vasto, però, è vano se non c'è la collaborazione dei residenti».
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