Abitazioni popolari pronto il bando per le assegnazioni

Le domande vanno presentate entro il 7 febbraio Con la crisi e il calo dei redditi le richieste previste in crescita

LANCIANO. Penna, moduli da compilare, documenti e certificati da preparare e tanta speranza. Sono centinaia le famiglie che si apprestano a rispondere al bando del Comune per l’assegnazione, in locazione semplice, di alloggi di edilizia residenziale pubblica che scadrà il 7 febbraio. È una bando importante e “temuto”, non perché siano cambiati i requisiti richiesti per accedervi, sempre gli stessi come non essere proprietari di un alloggio adeguato sul territorio comunale e avere un reddito non superiore a 15.853 euro, quanto per il timore che possano arrivare decine e decine di domande “nuove” di famiglie che negli ultimi due anni, a causa della crisi economica sono entrate in uno stato di bisogno.

«Un timore non infondato», conferma l’assessore alle politiche della casa, Marcello D’Ovidio, «visto che è confermato dalle tante richieste di case che giungono anche oralmente in assessorato». Una notizia che fa piombare la città di nuovo sull’orlo dell’emergenza abitativa che sembrava fosse quasi rientrata.

Guardando la graduatoria definitiva Ater relativa al 2010, infatti, pubblicata lo scorso anno, si notava che in lista c’erano 138 famiglie e non più 250 come indicato negli elenchi provvisori. Anche se a leggere bene i numeri si notava che c’erano 79 famiglie escluse per non aver compilato bene la domanda e che a queste bisognava aggiungere le 51 domande fatte lo scorso anno al Comune per l’assegnazione delle case parcheggio.

«Sono 16 le famiglie che avevano i requisiti adatti per una casa parcheggio», precisa D’Ovidio, «ossia famiglie in stato di emergenza abitativa e con un reddito lordo di 12.900 euro. C’è da dire che comunque sono escluse dal bando quelle famiglie che sono sotto sfratto per morosità, che sono molte. Una situazione, quella dei nuclei familiari sotto sfratto per morosità, che andremo a sanare nel regolamento sulle case parcheggio che stiamo redigendo».

Una domanda di alloggi che resta dunque alta a fronte di poche case a disposizione. «Ma alcuni alloggi il Comune li sta recuperando, come d’altronde l’Ater», riprende l’assessore, «grazie ai tanti controlli fatti sui redditi per capire se le famiglie assegnatarie hanno diritto ad avere l’alloggio. Si lavora poi sul fronte della lotta all’occupazione abusiva e, con la collaborazione dei servizi urbanistica e lavori pubblici, si stanno avviando le procedure per la costruzione di alcuni appartamenti grazie anche ai fondi che arriveranno con l’alienazione di alcuni alloggi nella zona storica».

Nuove costruzioni previste anche in ambiente Ater. A breve, infatti, come annunciato nei giorni scorsi dal presidente dell’azienda, Tobia Monaco, saranno appaltati i lavori per la realizzazione dell’edificio popolare in via Righi e per completare il palazzo in via Sigismondi: 27 appartamenti a canone concordato, destinati cioè alle famiglie con un reddito medio-basso, che possono pagare i circa 300 euro di affitto richiesti. Ossia destinati a gran parte di quelle famiglie che ora, non riuscendo ad arrivare a fine mese per via della crisi economica, si teme che andranno ad allungare le graduatorie delle persone che attendono da anni un tetto sotto il quale vivere.

Teresa Di Rocco

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