Abusi sessuali sulle sorelle della compagna 

Indagato un 39enne che vive nel Vastese: è accusato anche di minacce e percosse. Le presunte vittime hanno 15 e 13 anni

VASTO. Abusi sessuali sulle due sorelle minorenni della sua compagna. Un uomo di 39 anni è finito sotto inchiesta con la più infamante delle accuse. Ma il fascicolo aperto dalla procura della Repubblica di Vasto è ancora in una fase embrionale: significa che attualmente non sono state accertate responsabilità a carico dell’indagato e non è assolutamente detto che ce ne siano.
IL CASO IN TRIBUNALE
Dopo la denuncia presentata dalla madre delle presunte vittime, il giudice Anna Rosa Capuozzo ha accolto la richiesta di incidente probatorio avanzata dal pubblico ministero Silvia Di Nunzio: si tratta di uno strumento processuale per cristallizzare prove, da utilizzare poi durante l’eventuale dibattimento, che l’incedere del tempo e il mutare di circostanze e persone potrebbero mettere a rischio.
LE ACCUSE
I fatti sarebbero avvenuti, tra l’aprile 2020 e lo scorso febbraio, in un Comune del Vastese che non indichiamo per tutelare l’identità delle due sorelle. Nei confronti del trentanovenne sono stati ipotizzati i reati – tutti aggravati – di violenza sessuale, percosse, minaccia e tentata interferenza illecita nella vita privata. L’uomo avrebbe rivolto le turpi attenzioni alle due sorelle all’interno della loro abitazione.
LA NOMINA DEL PERITO
Nel corso dell’udienza che si è tenuta in tribunale la scorsa settimana, il giudice ha nominato come perito la psicologa Valentina Garrapetta, che dovrà accertare anche la capacità di testimoniare e valutare la credibilità del racconto delle parti lese. L’incidente probatorio, nelle inchieste per abusi su minori, rappresenta un passaggio giuridico fondamentale, così come stabilito dalla Carta di Noto che, ormai da tempo, detta le linee guida per l’esame delle piccole vittime in caso di violenza sessuale.
L’ITER
L’indagato è difeso dall’avvocato Alessandro Orlando, mentre le due sorelle e la madre (che ha chiesto l’intervento della magistratura) sono assistite dall’avvocato Nicola Chieffo. Al termine dell’incidente probatorio, il fascicolo tornerà sul tavolo del pubblico ministero, che dovrà decidere se archiviare l’inchiesta oppure chiedere il processo nei confronti del trentanovenne.
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