Accoltellato, processo da rifare

Colpo di scena nell’udienza sul tentato omicidio di un 29enne alla Marina: si riparte dall’istruttoria

VASTO. Colpo di scena: il processo al presunto autore del tentato omicidio della Marina deve ricominciare daccapo. A deciderlo è stato ieri pomeriggio il nuovo collegio del tribunale di Vasto formato dal presidente Italo Radoccia e dai giudici a latere Stefania Izzi e Fabrizio Pasquale. Tutto da rifare. Si riparte il 3 ottobre 2014 con una nuova istruttoria dibattimentale e 15 testimoni. La decisione è arrivata del tutto inaspettata sia per i difensori dell’imputato, G.D.P., 25 anni, gli avvocati Elisa Pastorelli e Giovanni Cerella, e sia per l’avvocato Ugo Silvestre, del foro di Pescara che rappresentava la parte civile, A.M., 29 anni.

Il fatto. 7 marzo 2010. La Marina viene svegliata dalle urla di un gruppo di ragazzi. Complice qualche bicchiere di troppo, un gruppo di giovani comincia a infastidire alcuni coetanei. I due gruppi litigano. Alla lite prendono parte otto persone: sei contro due. A.M., all’epoca venticinquenne, viene colpito con bottigliate in testa. Contuso anche l’amico A.N.. Gli aggressori si allontanano. Per qualche minuto torna la calma. Poco dopo (la scena secondo la polizia è stata ripresa da una telecamera) un giovane raggiunta l’auto prende un coltello, torna indietro e colpisce alle spalle per tre volte A.M. Il giovane si accascia. Viene soccorso e ricoverato in ospedale.

Le indagini. La polizia esamina più volte il filmato e chiama in commissariato decine di testimoni. Nessuno ricorda nulla. Quattro testimoni vengono denunciati per favoreggiamento. Dopo qualche giorno accade l’imprevisto. La città si ribella. Diversi cittadini decidono di collaborare con la polizia. Fra loro anche un turista tornato da Bari. Grazie alle testimonianze e alle intercettazioni ambientali la polizia ricostruisce l’accaduto. G.D.P., all’epoca studente universitario, viene accusato di tentato omicidio. Dopo qualche mese comincia il processo.

Accusa e difesa. In quattro anni le udienze sono state numerose. I giudici hanno ascoltato la ricostruzione dei fatti elaborata dalla polizia, visionato i filmati, ascoltato nove testimoni e naturalmente l’accusato. Il giovane ha sempre negato le accuse. Gli avvocati Elisa Pastorelli e Giovanni Cerella hanno prodotto argomenti e materiale per dimostrare che quella notte ci fu una rissa e nessun tentato omicidio. La pubblica accusa, invece, ha sostenuto la tesi del tentato omicidio, un’accusa che, se confermata, può portare alla condanna di sei anni di reclusione. La vittima che ormai abita lontano da Vasto, assistita dall’avvocato Ugo Silvestre, si è costituita parte civile. Ieri mattina accusa e difesa erano certi che in mattinata sarebbe arrivata la sentenza. Il processo è iniziato alle 12,30. Poco dopo le 14 il collegio (dopo una lunga riunione in Camera di consiglio) ha deciso che la vicenda giudiziaria va ripresa ab origine. I magistrati riaprono l’istruttoria. Si riparte il 3 ottobre con 15 testimoni.

Paola Calvano

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