Affitti a costi più bassi per rilanciare il centro 

La proposta: il prezzo scende del 20% in cambio di 24 mensilità anticipate La Confcommercio: «Nel primo trimestre la città ha perso 122 attività»

CHIETI. “Affitti Ri-Negoziati” è l’iniziativa messa in campo da Confcommercio per far tornare a vivere il commercio cittadino. E per rilanciare il mercato affittuario, anche recuperando quegli immobili in città ad oggi rimasti sfitti e che ormai, purtroppo, stanno diventando la "normalità". Il meccanismo proposto è semplice: un 20 per cento in meno sugli affitti degli immobili destinati ad attività commerciali - e a prezzi di mercato - per sostenere imprenditori ed artigiani. In cambio, al momento dell'accordo, l'esercente si impegnerebbe a versare subito 24 mensilità calmierate al proprietario concedente, permettendogli una “boccata d’ossigeno”. Un progetto lanciato da FederModa Confcommercio a livello nazionale, nel nostro territorio con la preziosa collaborazione della Nuova Carichieti - Ubi banca, per tentare di conciliare interessi diversi e con un obiettivo comune: rivitalizzare il centro storico e la città, attraverso un piano strategico di cui Chieti si fa oggi città pilota in Italia. «Ponendo che l'affitto medio di un immobile, qui, sia di 1000 euro» spiega Massimo Torti, segretario generale FederModa «vi sarebbe così un 20 per cento in meno e il canone si abbasserebbe a 800 euro. Il tutto in cambio di due anni di affitto anticipato al momento della sottoscrizione dell'accordo». Con lui, ieri, anche il presidente della Camera di commercio di Pescara Daniele Becci e quello di Chieti Roberto Di Vincenzo, per una conferenza stampa ad hoc nella sala Cascella dell'ente camerale teatino: «Un'iniziativa importante» dice Di Vincenzo «ma bisogna considerare due fattori cruciali: a Chieti manca un'adeguata raggiungibilità del centro storico e bisogna affrontare anche il tema della viabilità fra il centro e l'università». Ma prima, a introdurre l'incontro, è la presidente provinciale di Confcommercio Marisa Tiberio, che ricorda alcuni dati territoriali: «Nel primo trimestre 2017 si contano 122 chiusure nel settore commercio. E se si dovesse continuare così questa sarebbe l'annata "maglia nera" della crisi». IL RUOLO DEL COMUNE. A ricordarlo è proprio il sindaco Umberto Di Primio, indubbiamente sollecitato da Di Vincenzo: «Con il progetto “Affitti Ri-negoziati”, a fianco di Confcommercio andremo a supportare, nello specifico, coloro che sono in difficoltà a causa della crisi economica e finanziaria». Di Primio ricorda poi anche «gli 11 milioni sul progetto "periferie - riqualificazione urbana", l'ampliamento del parcheggio di via Gran Sasso, la funivia per collegare il centro storico con il polo universitario-sanitario». E ipotizza agevolazioni fiscali: «Per la buona riuscita del piano, finalizzato a calmierare gli affitti dei locali commerciali, infatti, di concerto con l’assessore al Bilancio Valentina Luise e l’assessore al Commercio Carla Di Biase (anche loro in prima fila) stiamo valutando correttivi che potranno riguardare, già dal prossimo bilancio di previsione, l’Imu e la Tari/Tosap». Con l'auspicio che «il sistema bancario torni ad essere di supporto alle imprese, ai commercianti e ai cittadini». Nella sala Cascella c’erano pure Giovanni Zacconi, dirigente della Nuova Carichieti, Nando Ranalli, direttore di Co.Fidi e Renato Borghi, presidente nazionale FederModa. «Si è creato subito un feeling con la Di Biase e la Luise" rivela Borghi «la proposta che abbiamo ideato vuole accordare commercianti e proprietari di immobili, con un canone calmierato e pagato in anticipo. Avere sinergia significa garantire vivibilità, relazioni sociali, decoro e pulizia di una città. Soprattutto dopo una spending review fatta con i soldi degli altri, tagliando risorse agli enti locali».