Affitti non pagati sui beni comunali per 150 mila euro

Alloggi e locali ad uso commerciale: scatta il recupero coatto delle somme dopo i solleciti andati a vuoto

VASTO. Non pagano l’affitto da anni, nonostante il canone sia piuttosto basso. Sono i cittadini che occupano gli alloggi comunali e nei cui confronti verranno attivate le procedure per il recupero delle somme dovute. L’importo totale che l’ente deve incassare è di 150 mila euro. La giunta guidata dal sindaco Luciano Lapenna ha chiesto all’ufficio legale di predisporre gli atti per il recupero coatto dei crediti non avendo sortito effetti i numerosi solleciti inviati dagli uffici.

Nell’elenco trasmesso dal settore patrimonio all’avvocatura comunale figurano, nella maggior parte dei casi, privati cittadini, ma c’è anche qualche commerciante che ha la propria attività in un locale di proprietà del Comune. Le somme da recuperare per ciascun inquilino vanno da un minimo di 600 euro a un massimo di mille euro per gli affitti non pagati. Si tratta di canoni bassi che difficilmente superano le 100 euro mensili.

«Tra loro ci sono persone con problemi economici, ma c’è anche chi ci marcia», dicono in Comune, dove per venire incontro alle esigenze degli affittuari si dichiarano disponibili a forme di rateizzazione. L’importante, sottolineano i dirigenti dell’ente, è che ci sia la volontà di mettersi in regola.

L’ente è proprietario di una trentina di immobili. Alcuni appartamenti rientrano nell’elenco dei beni che l’amministrazione comunale ha deciso di vendere all’asta perché la loro manutenzione, spesso, costa di più di quanto si riuscirebbe ad incassare affittandoli.

E poi c’è il capitolo morosi da non trascurare. La crisi economica ha messo in ginocchio le famiglie che riescono ad arrivare a fine mese solo stringendo la cinghia. Prova ne è l’aumento delle povertà, anche tra quei ceti che un tempo riuscivano a vivere dignitosamente con lo stipendio, ma che con la chiusura delle aziende si sono ritrovati senza lavoro e con un mutuo da pagare.

A offrire uno spaccato della difficile situazione in cui si trovano molti nuclei familiari, ma anche anziani e donne separate sono i dati della commissione affari sociali, formata da rappresentanti della maggioranza e dell’opposizione. «Ci sono delle situazioni molto difficili», conferma il presidente dell’organismo comunale, Mauro Del Piano (Sel), «la povertà è in aumento e colpisce tantissime famiglie. Come sono in aumento l’invecchiamento della popolazione, il numero degli immigrati e le tante difficoltà per garantirsi cura e assistenza. Ecco perché l’amministrazione comunale, nonostante le difficoltà finanziarie, ha sempre riservato una grande attenzione al sociale. Lo ha fatto in questi ultimi anni e lo farà in futuro. A cominciare da questo 2013 che è appena iniziato».

Nel corso del 2012 la commissione presieduta da Del Piano ha esaminato 103 pratiche di sussidi economici ordinari. Per 38 è stato espresso parere negativo, per gli altri 65 è stato rilasciato parere positivo, per un totale di 44 mila euro erogati. Le richieste per i sussidi straordinari sono stati in tutto 78, 57 dei quali liquidati con pareri positivi, per un totale di oltre 25 mila euro. «Le domande per le quali è stato espresso parere negativo non avevano i requisiti per essere accettate», precisa Del Piano.

Anna Bontempo

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