Alinovi, i consulenti del gip"Condotte non adeguate in fase post operatoria"

Secondo i periti del gip non ci fu nessuna responsabilità nella fase dell'intervento e in quella del ricovero in Terapia intensiva neonatale. E' quanto emerso dall'incidente probatorio per fare chiarezza sulla morte di Paolo Alinovi

PESCARA. Nessuna responsabilità nella fase dell'intervento chirurgico e in quella del ricovero nella struttura di Terapia intensiva neonatale; condotte invece non adeguate nella fase post operatoria.

E' quanto emerso dall'incidente probatorio, svoltosi davanti al gip del Tribunale di Pescara, Luca De Ninis, per fare chiarezza sulla morte di Paolo Alinovi, il bambino di tre mesi, deceduto all'ospedale civile di Pescara, il 29 luglio 2009, dopo un intervento di megacolon, seguito da tre arresti cardiaci.

L'udienza è servita a illustrare la perizia dei consulenti del gip, Giuseppe Fortuni e Fabrizio Demaria, entrambi di Bologna. Gli atti tornano ora al pm Giampiero Di Floro, titolare dell'inchiesta. Nella vicenda sono coinvolti in totale 11 medici, per i quali sono ipotizzati, a vario titolo, i reati di omicidio colposo e concorso in omicidio colposo.