piattaforma petrolifera

Ampliamento di Rospo Mare il Comune si oppone alla Via

VASTO. Una seconda piattaforma di perforazione di dimensioni superiori a quella esistente e una nave di appoggio con notevole impatto non solo sull’ambiente, ma anche sulle attività turistiche e su...

VASTO. Una seconda piattaforma di perforazione di dimensioni superiori a quella esistente e una nave di appoggio con notevole impatto non solo sull’ambiente, ma anche sulle attività turistiche e su quelle legate alla pesca. Ruotano intorno a questi due aspetti le osservazioni inviate dal Comune al Comitato Via sul progetto di ampliamento di “Rospo Mare” che prevede la perforazione di altri tre pozzi. E mentre la Capitaneria del porto di Termoli indaga sullo sversamento di idrocarburi che si è verificato il 22 gennaio scorso al largo della costa vastese e molisana, torna l’allarme per un progetto che, già bocciato sotto la gestione dell’ex ministro Stefania Prestigiacomo, è tornato alla ribalta grazie al decreto Passera.

Per il Comune, che nei mesi scorsi si è visto accogliere i ricorsi inoltrati al Tar del Lazio contro le trivelle della Petroceltic, la battaglia contro le attività petrolifere al largo della costa non è ancora vinta. Le ragioni che hanno indotto l’amministrazione guidata dal sindaco Luciano Lapenna a inoltrare le nuove osservazioni sono da ricondurre all’impatto sul turismo e sulla pesca del progetto di ampliamento della Edison.

«Le operazioni proposte prevedono, per la durata di circa un anno, la presenza accanto alla piattaforma, di una seconda piattaforma di perforazione di dimensioni maggiori sia in larghezza che in altezza, debitamente segnalata per evitare collisioni con il traffico aereo e navale», sostengono in Comune, «tale attività interesserà due stagioni turistiche e sarà tale da non poter sfuggire alla vista di molti turisti. Si chiede dunque di stimare l'impatto del progetto sulle attività economiche legate alla pesca e al turismo. Si chiede inoltre di fare la stessa stima nel caso in cui in piena stagione turistica si dovessero ripetere incidenti che provocano grande allarme e disaffezione negli ospiti delle località costiere». Il riferimento è allo sversamento del 22 gennaio scorso che ha interessato la fascia costiera fra il litorale abruzzese e le isole Tremiti.

Anna Bontempo

©RIPRODUZIONE RISERVATA