Anche Casalbordino tassa i turisti

Approvata l’imposta di soggiorno: un euro a pernottamento, ma solo nel periodo 14 luglio-31 agosto

CASALBORDINO. La tariffa è unica per tutte le tipologie di strutture ricettive ed extra-alberghiere ed è limitata ai soli mesi estivi. È una mini-tassa di soggiorno quella istituita a Casalbordino prima della fine dell’anno dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Remo Bello. È a carico dei turisti che trascorreranno le vacanze nel centro costiero dal 14 luglio al 31 agosto e che, per soggiornare negli alberghi e nelle strutture della riviera casalese, pagheranno un euro a persona per ogni pernottamento e fino a un massimo di dieci euro. Sono esonerati dal versamento del balzello - che tante polemiche sta suscitando nella vicina Vasto dove le tariffe sono più elevate e in vigore per l’intero anno - i minori di 14 anni e gli anziani che sceglieranno Casalbordino come località per le vacanze estive.

«La tassa si è resa necessaria per sopperire alle minori entrate dello Stato, ma abbiamo optato per una soluzione minimale con l’accordo degli operatori turistici», spiega il sindaco, «per questo l’abbiamo limitata ai due mesi estivi di maggiore affluenza, prevedendo una serie di esenzioni e fissando un tetto di dieci euro oltre il quale non si potrà andare. Si tratta ora di decidere come utilizzare gli introiti che abbiamo stimato intorno ai 15mila euro, anche se si tratta solo di previsioni. Di sicuro verranno reinvestiti nei servizi al turismo balneare. Nei prossimi giorni ci incontreremo con gli operatori del settore per discuterne insieme», conclude Bello.

Insomma, anche Casalbordino, così come Vasto, ha introdotto la tassa per fare cassa. Entrambe le località costiere si sono mosse con largo anticipo e senza curarsi più di tanto delle polemiche. Che l’amministrazione comunale casalese fosse favorevole all’introduzione del balzello è noto. I primi passi per l’istituzione della tassa di soggiorno sono iniziati nel 2012 con l’approvazione del regolamento rimasto congelato per circa un anno. Erano state le associazioni di categoria a chiedere di far slittare il balzello che, in un momento così difficile per le imprese turistiche alle prese con la crisi economica, va a incidere sui costi della vacanza. Quelle stesse organizzazioni lamentano ora di non essere state interpellate. «Non siamo stati consultati», afferma Simone Lembo, direttore della Confesercenti, «spero che l’amministrazione si sia preoccupata almeno di sentire gli operatori turistici locali».

Nei giorni scorsi l’associazione di categoria si era lamentata perché l’amministrazione comunale di Vasto, anch’essa di centrosinistra, aveva deliberato le tariffe senza consultarsi con gli operatori del settore. La Confesercenti, che aveva chiesto importi più bassi rispetto a quelli stabiliti dalla giunta - da un minimo di 50 centesimi a un massimo di 1,50 euro - è stata messa di fronte al fatto compiuto. L’esecutivo municipale guidato dal sindaco Luciano Lapenna, ha deciso ben altri importi: un euro a persona per ogni pernottamento per gli alberghi a uno e due stelle e le altre strutture ricettive, due euro per gli hotel della riviera a 4 e 5 stelle.

Anna Bontempo

©RIPRODUZIONE RISERVATA