Appalti a ditte sospette i Comuni alzano la guardia

Vasto e San Salvo intensificano i controlli e le ispezioni nei cantieri edili Sputore: «Attenti anche ai subappalti». La Magnacca: «Imprese al microscopio»

VASTO. Giro di vite sugli appalti pubblici. I Comuni di Vasto e San Salvo diventano ancora più rigorosi nelle autorizzazioni e nelle procedure di appalto. L’obiettivo è tutelare il sistema imprenditoriale dal rischio di possibili infiltrazioni malavitose e garantire maggiore sicurezza ai cittadini. «Oltre alle verifiche previste dal protocollo di legalità siglato nel 2009 con l’ex prefetto Vincenzo Greco, l’ufficio tecnico del Comune di Vasto e la polizia municipale hanno avviato controlli nei cantieri e verifiche anche su subappalti e subcontratti inerenti la realizzazione di opere o lavori pubblici», fa sapere l’assessore Vincenzo Sputore, titolare della delega ai lavori pubblici.

Non è certo meno severa San Salvo. «Le imprese vengono passate al microscopio per scoraggiare eventuali tentativi da parte di malavitosi di inserirsi nel sistema economico locale e in particolare degli appalti», dice il sindaco Tiziana Magnacca.

Le notizie diffuse la scorsa settimana sul possibile riciclaggio di denaro sporco nell’edilizia cittadina ha creato nuovo allarme in città. Anche perché per la terza volta in sei mesi la Dda e le Procure di Napoli e Caserta hanno esteso al Vastese le indagini anticamorra avviate in Campania. «Per quanto ci riguarda siamo assolutamente tranquilli perché da diversi anni, su richiesta della prefettura, eseguiamo controlli severissimi», assicura l’assessore Sputore. «Tanto per cominciare tutte le imprese, locali e non, devono allegare alla domanda edilizia il certificato antimafia. In corso d’opera e a sorpresa il Comune esegue verifiche e accertamenti. Non solo sugli appalti, ma anche sui subappalti. Controlli accurati vengono fatti, indipendentemente dal valore dell’appalto, su forniture e servizi ritenuti maggiormente sensibili al rischio di possibili infiltrazioni», afferma Sputore.

Altrettanto severi sono i controlli disposti dal Comune di San Salvo. «A onore del vero devo dire che venivano fatti già da chi mi ha preceduto. Dalla scorsa estate ho invocato ancora maggiore severità. Nei bandi di gara ci sono alcune clausole vincolanti per le imprese a tutela della legalità e a contrasto dell’invasività. L’obiettivo è mantenere alta la vigilanza su un territorio dove di tanto in tanto si avvertono avvisaglie e tentativi di inserirsi nel sistema economico. Al momento non ci sono grosse opere pubbliche in appalto. Anche con i privati viene usata la stessa severità. Va detto che soprattutto in edilizia le imprese sono quasi tutte locali e la loro serietà e legalità è indiscussa», afferma il primo cittadino di San Salvo. «I risultati dei controlli eseguiti in questi mesi mi rasserenano».

Le verifiche antimafia che prima venivano fatte su opere e lavori che partivano da un milione di euro ultimamente vengono fatti anche su opere del valore di 100 mila euro. All’origine degli accertamenti c’è la volontà e la determinazione di mantenere solide basi per una sana operosità del sistema imprenditoriale locale. Lo stesso impegno è stato assunto da tempo dalla Asl, dalla Provincia e dalla Camera di commercio, ma anche dalle grandi industrie che lavorano nel Chietino e filtrano scrupolosamente le richieste di forniture e appalti.

Paola Calvano

©RIPRODUZIONE RISERVATA