Arrestati sull’A14 con un carico di eroina

La polizia ferma in autostrada una gang dedita al traffico di stupefacenti: in manette due corrieri

VASTO. È in programma questa mattina nell’aula del tribunale di Vasto l’udienza di convalida degli arresti di Orges Killa, 28 anni, residente a Silvi, e Facuir Domi, 30 anni, residente a Chieti.

I due, albanesi, sono stati sorpresi giovedì pomeriggio dagli agenti della polizia autostradale di Pescara sull’autostrada A14 con 2 chili e 700 grammi di droga nascosta sotto i sedili dell’auto sulla quale erano diretti a sud, una Ford Focus station wagon. La vettura è stata bloccata al chilometro 438 della corsia sud.

La droga è stata trovata nel corso di una perquisizione. Era suddivisa in quattro panetti sistemati in una busta di tela verde. Oltre all’eroina la sacca conteneva anche 80 grammi di marijuana e 5 cellulari con altrettante schede Sim.

Gli arresti sono avvenuti al termine di una operazione partita giovedì mattina all’alba da Pescara e contestualmente a Foggia e che ha visto impegnati 15 agenti delle squadre mobili di Pescara, Foggia, San Severo e i colleghi della polizia autostradale.

L’operazione denominata “Tirana” ha confermato la presenza di una fitta rete di spaccio fra l’Albania e l’Abruzzo. In passato a Vasto sono stati arrestati diversi corrieri partiti dall’Albania e arrivati in Abruzzo dopo aver fatto tappa in Puglia. Questa volta la droga viaggiava in direzione contraria.

I due uomini si sono lasciati condurre in carcere senza opporre resistenza. Dopo il loro arresto i poliziotti della squadra della mobile di Pescara hanno compiuto accurate perquisizioni a casa dei due arrestati che abitano rispettivamente a Silvi e Chieti per verificare se conservassero altre partite di droga. I controlli hanno dato esito negativo.

Questa mattina i due albanesi dovranno spiegare al magistrato dove fossero diretti e da chi avevano avuto la droga. È probabile che entrambi si avvarranno della facoltà di non rispondere. A difendere la coppia è l'avvocato Angelo Pomponio di Chieti.

A parere degli investigatori la coppia potrebbe far parte di una organizzazione formata da numerosi corrieri spalmata lungo la dorsale Adriatica. L'operazione è solo all’inizio e potrebbe avere risvolti clamorosi. (p.c.)

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