«Asl al collasso, assistenza a rischio»

Allarme del manager: ma 121 precari potrebbero diventare definitivi

CHIETI. «Siamo al collasso, senza nuove assunzioni l'assistenza è a rischio». Il direttore generale della Asl di Chieti-Lanciano-Vasto, Francesco Zavattaro, entra a gamba tesa sulla carenza di personale nell'assistenza ospedaliera e lo dice ai sindacati del comparto, riuniti nell'incontro sui precari.

«Abbiamo chiesto alla Regione la trasformazione di 121 contratti di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato», comunica. Per i rappresentanti dei lavoratori va bene ma non basta. Questi i termini della vicenda. Ben 245 contratti a tempo determinato, attivi nella Asl locale, scadranno nel corso del 2011. La finanziaria permette di rinnovarne solo la metà. Nell'azienda sanitaria il personale già scarseggia e con altri tagli, stando a Cgil e Cisl, non si riuscirebbe più a garantire i livelli minimi di assistenza, a Chieti come nel resto d'Abruzzo.

I numeri oggi dicono che l'Asl di Chieti e provincia è passata in pochi mesi da 5 mila a 4 mila 724 dipendenti, 276 in meno. «Sono attivi 245 contratti a tempo, tra cui 49 per medici e 97 per infermieri», dice Zavattaro, «sui quali si agita la scure dei tagli, in virtù delle disposizioni della finanziaria, che fissa questa voce di spesa al 50 per cento di quella sostenuta nel 2009». Il manager sostiene che l'azienda è in grado di tenere testa al tetto di spesa per il personale, 220 milioni per il 2011, ma rischia di gettare la spugna sui precari.

«I 245 contratti in scadenza», dice Zavattaro, «sviluppano una spesa quasi doppia rispetto a quella consentita. Il tetto è infatti pari a 6 milioni e 200 mila euro, mentre il rinnovo di tutti i contratti la farebbe lievitare fino a circa dieci milioni di euro. Il nostro», continua, «è un problema di tipo assistenziale e non di conti, perché siamo in regola e perfettamente dentro tutti i limiti di spesa. Questo è un passaggio cruciale, che va evitato a ogni costo, perché il mancato rinnovo di quei contratti ci metterà in ginocchio. Per questo abbiamo adottato una delibera, che ci permetterà di non mettere in crisi l'attività e di salvare i posti di lavoro, se sarà autorizzata dalla Regione. Chiediamo la trasformazione di 121 contratti, da tempo determinato a tempo indeterminato, molti di questi fatti a personale già vincitore di concorso»

Chiede sostegno Zavattaro e i sindacati rilanciano. «Va bene i 121 a tempo indeterminato, sempre che la Regione li conceda», dice Andrea Gagliardi della Fp-Cgil, «ma dall'azienda quest'anno andrebbero via in tutto quasi 350 dipendenti, compresi gli oltre 100 pensionamenti in atto. Duecentoventi dipendenti in meno non sono sostenibili. Andremo dal Prefetto, perché in queste condizioni non è pensabile garantire i livelli minimi di assistenza». «Chiediamo una deroga al taglio del 50 per cento previsto dalla finanziaria», aggiunge Vincenzo Traniello della Fp-Cisl, «perché se attuato, manderebbe in crisi l'intero sistema sanitario abruzzese, non solo la Asl di Chieti-Lanciano-Vasto».

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