Asl, via la guardia medica da 6 paesi frentani e vastesi

I tagli da agosto. Il manager: le sostituiamo con le ambulanze. Sindaci pronti alla battaglia

SAN VITO. Dal 1°agosto chiudono le guardie mediche dei Comuni di San Vito, Palena e Quadri nel Frentano e di Scerni, Cupello e Celenza sul Trigno nel Vastese. Torna ad abbattersi la scure dei tagli nei centri più piccoli, dalla costa all’entroterra. Un colpo di mannaia che, in realtà, si attendeva da 4 anni, da quando cioè l’ex commissario alla sanità Gianni Chiodi emanò un decreto di riduzione delle postazioni di continuità assistenziale portando il rapporto di un medico ogni 5mila abitanti o, in particolari situazioni, di uno ogni 3.500 rispetto a quello vigente, allora di una guardia medica ogni 1.500 abitanti. Un decreto che fu bloccato dalle proteste di sindaci e cittadini e dal fatto che non c’era un servizio 118 che potesse garantire un’assistenza adeguata. Ora invece, dopo aver escluso dai tagli la sede di Carunchio, la Asl ha emanato il decreto che chiude sei guardie mediche (che sono attive dalle 20 alle 8 dei giorni feriali e dalle 10 del sabato o prefestivo fino alle 8 del lunedì, o del giorno feriale seguente, e quando gli ambulatori del medico di famiglia o del pediatra sono chiusi). «Applichiamo in ritardo le direttive della precedente giunta regionale», spiegano dalla Asl, «perché l’azienda ha dovuto prima potenziare la rete dell’emergenza-urgenza raddoppiando le postazioni del 118, acquistando nuove ambulanze, dotando tutti gli equipaggi di attrezzature all’avanguardia (come elettrocardiografi per l’immediata diagnosi e trattamento dell’infarto, ndc) e formando il relativo personale. Oggi ci sono 15 postazioni del 118 in provincia di Chieti, più due in convenzione per il trasporto materno e tre per il trasporto di emergenza dei neonati. In sostanza, i cittadini dei Comuni dove non sarà più presente la guardia medica sono ora assai meglio garantiti rispetto al passato». Non sono dello stesso parere i sindaci dei Comuni colpiti dai tagli. «Sono folli ad attuare i tagli e a farlo dal 1° agosto», commenta il primo cittadino di San Vito, Rocco Catenaro, «la guardia medica è al servizio di un centro costiero con una conformazione territoriale articolata e di 5.400 residenti che in estate raddoppiano. Abbiamo i numeri per farla rimanere e mi chiedo perché si debbano tagliare i servizi essenziali ai cittadini. Ci hanno già tolto la guardia turistica estiva, non accetteremo anche la soppressione della guardia medica». «Il taglio netto di questi servizi essenziali nel Vastese e nel Sangro», aggiunge il presidente della commissione regionale vigilanza Mauro Febbo (Fi), «causa solo gravi disagi e confusione. È da incoscienti chiudere le guardie mediche senza avere potenziato e soprattutto medicalizzato il 118. La delibera dei tagli deve essere bloccata». «Ho chiesto un incontro alla Asl per affrontare la questione», dice il consigliere regionale Alessio Monaco, che portò in V commissione la petizione dei cittadini di Quadri e Borrello contrari alla soppressione. Senza la sede di Quadri si sovraccaricherebbe il presidio sanitario di Villa Santa Maria che si ritroverebbe a gestire l’utenza di 15 Comuni, sei in più rispetto agli attuali. «La soluzione salva Quadri fu approvata», ricorda Monaco, «ma nel frattempo sono aumentate le postazioni 118. Affronteremo il problema in settimana. Al centro di ogni scelta deve esserci il cittadino e il diritto alla salute».

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