Da sinistra Francesco De Florio De Grandis, Amleto Petrosemolo e in basso la scena del delitto

LANCIANO

Assolto l'assassino del pittore: incapace di intendere e di volere / AGGIORNAMENTI

I giudici della Corte d'assise lo hanno ritenuto non imputabile per l'accusa di omicidio volontario: Amleto Petrosemolo dovrà comunque trascorrere 10 anni in una struttura sanitaria. Nessun risarcimento alla famiglia

LANCIANO. Incapace di intendere e di volere al momento del fatto: è la formula con cui la Corte d'assise di Lanciano ha assolto Amleto Petrosemolo, 71anni, dall'accusa di omicidio volontario, con le aggravanti della premeditazione e dei futili motivi, di Francesco De Florio De Grandis, 72 anni, noto come Ciccillo, musicista e pittore freddato il 13 febbraio 2022 a colpi di pistola.

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Petrosemolo, reoconfesso, in base alla perizia di un pool di psichiatri di Roma, è stato giudicato non imputabile e comunque socialmente pericoloso. Passerà dieci anni in una Rems, residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza: una struttura sanitaria di accoglienza per gli autori di reato affetti da disturbi mentali e socialmente pericolosi.

A questo punto la famiglia De Grandis rischia di non avere alcun risarcimento: dovrà intentare una causa civile nei confronti di un malato psichiatrico che nel 2022 girava armato con un porto d'armi scaduto.

Quel giorno, alle 7,50, Petrosemolo, "ossessionato" da Ciccillo, dirimpettaio, lo vide uscire per prendere il bus e andare a messa, lo seguì portando con sé due pistole semiautomatiche, regolarmente detenute, e gli sparò alla schiena 13 colpi, 4 quelli a segno.

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