Attentato al bar-pizzeria: chieste le telecamere

Il Consorzio dei balneatori: visto che non possiamo avere più forze dell’ordine il Comune crei un sistema di videosorveglianza nelle aree più a rischio

VASTO. Il boato provocato dallo scoppio del rudimentale ordigno sistemato mercoledì notte davanti all’ingresso del bar-pizzeria “Il Pascià” è durato una manciata di secondi ma a distanza di ore la paura resta tanta. Tante le ipotesi, nessuna certezza se non i danni procurati al locale.

«La piazzetta antistante “Il Pascià” è spesso mal frequentata. Se il Comune si decidesse ad accendere una telecamera su quella piazza e sui punti maggiormente a rischio della marina ora l’attentatore avrebbe un nome e un cognome», afferma con tono deciso Generoso Leonzio, presidente del Consorzio dei balneatori della costa teatina. «La cosa migliore sarebbe riavere polizia e carabinieri a piedi. Ne basterebbero un paio. La presenza dello Stato scoraggerebbe abusi e illegalità. Sicuramente ci sarebbe un maggiore rispetto delle regole e della legge. Purtroppo non possiamo avere più forze dell’ordine, le ronde dei volontari non vengono autorizzate e allora accendiamo le telecamere. Nessuno di noi vuole “spiare” la vita privata della gente. Accendiamo la videosorveglianza dove si radunano i gruppi più irrequieti, nelle piazze e nelle strade più affollate, dove si verificato accese discussioni. Accediamo la legalità», insiste Leonzio a nome di tutti gli associati.

La notte in cui è saltata in aria la bomboletta di gas da campeggio che ha sventrato l’ingresso del Pascià, qualche anziano è sicuro di avere sentito un altro forte botto nei pressi della statale 16 Adriatica sud. Subito dopo i residenti sarebbero stati svegliati dallo sgommare di pneumatici e da schiamazzi. Purtroppo il condizionale è d’obbligo. Nessuno ha avvertito i carabinieri e la polizia. A dire la verità nessuno ha chiamato il 112 o il 113 neppure per avvisare le forze dell’ordine dell'esplosione davanti al Pascià. A chiamare i militari almeno 5 ore dopo l'attentato è stata la vittima.

«La richiesta dei militari del Nor è stata fatta dal ristoratore danneggiato quando ha raggiunto il locale per aprire il bar», conferma il capitano dei carabinieri Giancarlo Vitiello. Il mancato allarme ha permesso agli autori del gesto di allontanarsi indisturbati dalla zona, e questo è sicuramente sbagliato. Carabinieri e polizia ora stanno analizzando i reperti e gli indizi rilevati davanti alla vetrata in frantumi.

Paola Calvano

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