Autisti licenziati, il Comune convoca la ditta

Scuolabus, chiesti chiarimenti alla società. I genitori raccolgono le firme per far riassumere il personale

LANCIANO. È stata convocata per oggi in Comune la ditta School Bus service di Afragola alla quale è stato prorogato di un anno l’appalto per il trasporto scolastico. A rendere più amaro il primo giorno di scuola e l’inizio dell’anno scolastico sono stati i tre licenziamenti fatti dall’azienda tra i dipendenti, alcune incongruenze nel pagamento dei compensi e nella sede scelta dalla società campana. Tra i tre licenziati c’è Giuseppina Russo, autista di scuolabus, che lamenta di non essere stata ripresa al lavoro solo perché ha impugnato il suo licenziamento contro l’azienda.

Nel giugno scorso tutti i 20 dipendenti della School Bus avevano ricevuto la lettera di licenziamento per fine appalto. Tra i lavoratori solo tre avevano impugnato il provvedimento così come previsto dalla legge. Quando il Comune ha riaffidato l’appalto per un anno alla ditta, proprio i tre dipendenti che avevano protestato non sono stati riassunti dalla School Bus che li ha sostituiti con altro personale. Già in passato la ditta aveva avuto problemi nella gestione dei suoi dipendenti. Qualcuno racconta di viaggi a spese proprie per recuperare i mezzi scolastici fino a Napoli e di ore extra lavorative non pagate.

Nel 2012, 11 dipendenti su 20 avevano protestato in Comune per irregolarità nei pagamenti e contratti poco chiari. Il Comune in quel caso era intervenuto e gli stipendi erano stati regolarmente pagati.

Intanto resta l’amarezza delle famiglie che da un anno all’altro non vedono più lo stesso autista trasportare i propri figli a scuola. Nel caso di Giuseppina Russo le mamme delle zone servite dal suo orario di lavoro hanno iniziato una raccolta di firme per far reintegrare la giovane sullo scuolabus. «Ci fidiamo di lei, conosce uno a uno tutti i bambini che trasporta e li ha seguiti per tre anni, alcuni anche nel passaggio dalla scuola materna a quella elementare», fa appello una mamma, «è ingiusto licenziare una persona capace, professionale e sensibile solo perché ha fatto valere un diritto. Ci fidiamo del suo lavoro e lo apprezziamo tanto».

Il vicesindaco Pino Valente ha promesso che «sarà fatta chiarezza sulla vicenda: vogliamo motivazioni valide sul perché ci sono stati questi licenziamenti». Anche l’assessore all’istruzione Marcello D’Ovidio assicura «vigilanza sulla questione».

Daria De Laurentiis

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