Autovelox invisibile Stop alle multe

22 Gennaio 2019

CHIETI. Dopo il periodo di prova, la Provincia rinuncia all’autovelox invisibile. Sulle strade del Chietino, come conferma il vice presidente Antonio Tamburrino, non verrà più utilizzato lo Scout...

CHIETI. Dopo il periodo di prova, la Provincia rinuncia all’autovelox invisibile. Sulle strade del Chietino, come conferma il vice presidente Antonio Tamburrino, non verrà più utilizzato lo Scout Speed. Si tratta di un dispositivo installato sulle auto della polizia provinciale e in grado di sanzionare “in movimento” non solo gli automobilisti che sfrecciano davanti alla macchina dell’ente ma anche quelli che procedono accanto, dietro e persino chi viaggia nella direzione opposta. Nei due mesi di sperimentazione, costati alla Provincia 17mila euro più Iva per l’affitto del dispositivo, sono scattate circa 1.600 contravvenzioni. Ventuno multati hanno già presentato ricorso, chiedendo l’annullamento dei verbali e sostenendo che l’autovelox invisibile è fuorilegge per una serie di ragioni: dalla mancata segnalazione dei controlli all’assenza di contestazione immediata, passando per «l’assoluta arbitrarietà della rilevazione». Il caso è arrivato davanti al prefetto e sarà battaglia anche di fronte ai giudici di pace, che hanno fissato già le prime udienze. La ditta che ha fornito il dispositivo, prevedendo la guerra a colpi di carte bollate, ha offerto all’ente anche la tutela legale.
Ma Tamburrino svela un dettaglio non di poco conto: «Noi amministratori non sapevamo assolutamente nulla dello Scout Speed: l’utilizzo di questo dispositivo non è stato inserito in alcun documento di programmazione. A decidere sul suo impiego è stato il dirigente del settore Giancarlo Moca. Ripeto: non è arrivato alcun indirizzo politico». Poi, Tamburrino aggiunge: «Ritengo che girare sulle strade con un’apparecchiatura simile significhi fare unicamente attività repressiva. E questo atteggiamento non rispecchia le iniziative che la Provincia, con finalità preventiva, ha messo in campo negli ultimi anni in materia di sicurezza stradale, in primis con i progetti proposti nelle scuole di ogni ordine e grado per sensibilizzare i ragazzi». (g.let.)