CASALBORDINO

Aveva ottenuto i domiciliari, ma la casa era senza luce e gas: di nuovo in carcere

Rapinatore pugliese torna in cella, era stato arrestato perché ritenuto autore di un assalto a un furgone che trasportava gioielli di Bulgari

CASALBORDINO. Aveva chiesto e ottenuto gli arresti domiciliari a Casalbordino, ma quando i carabinieri hanno eseguito un controllo nell'appartamento dove li stava scontando si sono resi conto che non c'erano luce e gas. L'appartamento era privo degli allacci alle utenze domestiche. Il giudice ha pertanto revocato il beneficio dei domiciliari e disposto di nuovo la custodia cautelare in carcere. 

I carabinieri della stazione di Casalbordino hanno arrestato e portato in carcere a Chieti Francesco Mavellia, 46enne di San Ferdinando di Puglia gravato da numerosi precedenti penali. L'uomo era in carcere da alcuni anni dopo che era stato arrestato insieme ad altri sei perché ritenuti gli autori di un assalto a un furgone che trasportava gioielli di Bulgari per 4 milioni di euro a Bollate a ottobre 2016.

Alcuni giorni fa la Corte d'Appello di Milano aveva accolto l'istanza del 46enne, detenuto nel carcere di Foggia, di essere ammesso agli arresti domiciliari in un'abitazione di Casalbordino dove era arrivato qualche sera fa con la famiglia. I carabinieri della stazione di Casalbordino hanno eseguito il primo controllo e hanno verificato che l'immobile era privo di allacci alle utenze di luce e gas e hanno quindi informato la Corte d'Appello di Milano che gli ha revocato il beneficio ed ha ripristinato la detenzione in carcere.