Bambino ferito da un fuoco pirotecnico

Mano spappolata da un petardo rimasto inesploso la sera prima nel Festival dell’arte pirica. Sequestrata la zona degli spari

LANCIANO. Ha raccolto un fuoco pirotecnico inesploso dalla sera prima nel parco di Villa delle Rose, lo ha acceso e il petardo gli è scoppiato in mano. Un bambino di 10 anni, albanese, è rimasto gravemente ferito a una mano. L’area dell’ex ippodromo è stata posta sotto sequestro. La Procura ha aperto un fascicolo per lesioni gravissime.

L’incidente. Erano le 20 di domenica. Un gruppo di bambini stava giocando da alcune ore nell’area verde di Villa delle Rose. La sera prima l’ex ippodromo aveva ospitato la prima serata del Festival dell’arte pirotecnica. Un bambino di 10 anni ha trovato in mezzo all’erba un fuoco pirotecnico inesploso, un piccolo involucro contenente polvere pirica. Con l’aiuto di un mozzicone di sigaretta è riuscito ad innescare il petardo che gli è scoppiato in mano, ferendolo gravemente all’arto destro. Trasportato d’urgenza al vicino ospedale Renzetti, il piccolo ha perso alcune falangi di tre dita, mentre un quarto dito è lussato. Ha qualche ferita anche alla testa. Operato d’urgenza, per i medici avrà un buon recupero. La prognosi è di 40 giorni.

L’inchiesta. Sulla vicenda la Procura di Lanciano ha aperto un fascicolo. Le indagini, coordinate dal procuratore capo Francesco Menditto, sono affidate ai carabinieri. Subito dopo l’incidente Villa delle Rose, frequentata da famiglie e bambini, è stata chiusa per permettere la bonifica e la messa in sicurezza dell’area da parte dei carabinieri e dei vigili del fuoco. Le operazioni sono andate avanti fino a tarda notte e sono proseguite ieri mattina. L’ex ippodromo è stato posto sotto sequestro e rimarrà chiuso fino a quando non saranno ripristinate le condizioni di sicurezza. In particolare, è stata delimitata l’area compresa tra la recinzione del campo di calcio sintetico e la rampa per gli skate. In questo fazzoletto di terreno sono stati ritrovati i residui degli spari di sabato sera, uno dei quali è esploso in mano al bambino. Nel corso dei rilievi, effettuati dai militari con l’aiuto di personale specializzato di una ditta di fuochi pirotecnici della zona, è stato ritrovato diverso materiale inesploso dalla serata di sabato, rimasto alla portata dei bambini fra l’erba del Villa delle Rose.

L’appello dei carabinieri. I residui dei fuochi pirotecnici si presentano in forma di piccoli cilindri di cartone, contenenti la polvere pirica. Per scoppiare devono necessariamente essere accesi. Ma, come dimostra il caso del piccolo albanese, è sufficiente anche una minima scintilla, come quella di un mozzicone di sigaretta magari spenta da poco, per innescare lo scoppio. «È importante che chiunque, adulti o bambini, abbia raccolto dall’ippodromo e portato via con sé materiale potenzialmente esplodente ce lo comunichi immediatamente», lancia l’appello il capitano dei carabinieri della compagnia di Lanciano, Massimo Capobianco. Il rischio di ferimenti resta alto.

Le responsabilità. L’inchiesta della Procura dovrà accertare eventuali responsabilità penali. L’autorizzazione che si rilascia allo “sparatore” detta regole e disposizioni precise. Tra queste, il rastrellamento dell’area dopo i fuochi, proprio per raccogliere ed eliminare i residui. La ditta che ha sparato sabato, la Pirotecnica Ortonese, avrebbe sì bonificato Villa delle Rose, ma su un’area molto estesa evidentemente una parte del parco è sfuggita ai controlli. Per l’organizzatore del Festival, Vittorio Salvatore, le responsabilità sono chiare. «La ditta che ha effettuato lo sparo dovrà assumersi la responsabilità di quanto accaduto e spiegare come mai non è stata fatta una bonifica attenta e capillare», sostiene il presidente dell’associazione “Eventi pirici”. Ieri mattina il sindaco Mario Pupillo e gli organizzatori del Festival dei fuochi e del Settembre lancianese, che ha collaborato con la “Eventi pirici”, hanno fatto visita in ospedale al piccolo ferito e alla sua famiglia.

Stefania Sorge

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