Banditi con le pistole assaltano le Poste 

Due rapinatori mascherati terrorizzano clienti e dipendenti per 800 euro. La fuga su uno scooter, poi ritrovato a Manoppello

CHIETI. Ore 12.27, due rapinatori armati di pistole assaltano l’ufficio postale di Brecciarola. I banditi minacciano dipendenti e clienti, poi fuggono in scooter con un bottino di 800 euro. La direttrice, che già due anni fa ha subìto uno choc simile mentre era al lavoro al Teate Center, si sente male e finisce in ospedale. È stata una mattinata di terrore, quella di ieri, nel popoloso quartiere di Chieti. Ora i poliziotti della squadra mobile, diretti dal vice questore aggiunto Miriam D’Anastasio, indagano per dare un volto ai banditi, sicuramente italiani.
Ma andiamo con ordine. La coppia di delinquenti fa irruzione all’ora di pranzo: all’interno delle Poste di via Aterno ci sono due dipendenti, due clienti e la direttrice che si trova sul retro. I banditi indossano caschi da motociclista, maschere in lattice e guanti per non lasciare impronte: vestiti di scuro, sono entrambi armati. Uno di loro resta vicino alla porta d’ingresso: «Tutti a terra», grida. «State calmi, fate quello che vi diciamo noi e non vi succede nulla». A questo punto, fa sdraiare sul pavimento i clienti e un dipendente. L’altro rapinatore, invece, salta dietro il bancone e si fa consegnare il denaro dalla cassiera. Anche la direttrice, richiamata dal trambusto, rientra nel locale principale e assiste in diretta alla scena. Raggiunto il loro obiettivo, i banditi si allontanano in fretta a bordo di uno scooter. Non prima però di aver rovistato nella borsa della cassiera. Sono le 12.33 quando dall’ufficio postale parte la richiesta d’aiuto. Qualcuno riesce ad appuntare anche un numero di targa parziale del motorino. A Brecciarola si precipitano gli agenti delle volanti, diretti dal vice questore aggiunto Antonello Fratamico, ma i malviventi hanno già fatto perdere le loro tracce. Sul luogo della rapina è necessario anche l’intervento dell’ambulanza del 118: dopo le prime cure, la direttrice viene trasportata al pronto soccorso del Santissima Annunziata per ulteriori controlli. Nel frattempo, gli uomini della Mobile, coordinati sul posto dal sostituto commissario Ivan Finore, acquisiscono le immagini delle telecamere e prendono a verbale i testimoni per ricostruire l’assalto armato: ogni dettaglio può essere utile per individuare gli autori del raid, ecco perché arrivano anche i poliziotti della Scientifica. L’ipotesi iniziale è che non si tratti di professionisti del crimine, ma comunque di persone pericolose, pronte a tutto pur di portare via poche centinaia di euro. Le ricerche, concentrate a cavallo delle province di Chieti e Pescara, vanno avanti e portano i primi risultati nel pomeriggio: a Manoppello, viene ritrovato un Aprilia Scarabeo di colore blu, lo scooter utilizzato per il blitz all’ufficio postale. E adesso i rapinatori potrebbero avere i giorni contati.
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