Benzina sul chiosco per darlo alle fiamme

Nel mirino del raid un negozio di frutta vicino al cimitero. Danni limitati. Trovata la bottiglia usata per appiccare il fuoco

VASTO. Nessun dubbio sull’origine dolosa del rogo che la notte di domenica ha danneggiato un chiosco di frutta in via dei Conti Ricci, di fronte al cimitero cittadino. La presenza a pochi metri dal chiosco di una bottiglia vuota porta gli investigatori a ipotizzare che l’incendiario abbia usato proprio quel contenitore per bagnare il chiosco con liquido infiammabile e poi gettare la miccia. Grazie all’allarme lanciato da un passante il danno è limitato. I vigili del fuoco distanti meno di un chilometro dalla baracca di frutta in pochi minuti sono arrivati sul posto insieme ai carabinieri. Ad indagare sull’incendio, l’ennesimo rogo purtroppo nel Vastese, sono i carabinieri. Le bocche degli investigatori sono cucite. I militari hanno ascoltato il titolare del chiosco e anche altre persone. Ma dalla caserma di via Carlo Alberto Dalla Chiesa non trapela nulla.

La richiesta d’aiuto al centralino dei vigili del fuoco è arrivata alle 2,40. I pompieri hanno impiegato un'ora per spegnere le fiamme e raffreddare la struttura evitando che possibili focolai potessero riaccedersi allo spuntare del sole. L’attentato ha danneggiato solo un lato del chiosco. È probabile che questa mattina il titolare della rivendita possa aprire regolarmente la propria attività. L’ipotesi più accreditata è un dispetto, ma non è escluso l’ennesimo raid di qualche gruppo di teppisti.

Da inizio estate le incursioni non si contano più. L’incendiario ha agito alle 2,40 quando ormai la maggioranza dei vastesi era a letto. Non era ancora arrivato a casa l’automobilista che passando su via dei Conti Ricci ha visto i bagliori del fuoco e ha lanciato il provvidenziale allarme. Anche se questa volta il danno è limitato resta la gravità del gesto che conferma il riacutizzarsi in città di un fenomeno che negli ultimi dieci anni ha mietuto centinaia di vittime.

Sono molti i cittadini che suggeriscono al sindaco Luciano Lapenna di valutare la proposta di istituire una taglia sui piromani. La proposta avanzata qualche tempo fa all’amministrazione comunale da Riccardo Alinovi, dell’associazione Codici, il movimento per la difesa dei diritti del cittadino, è ritenuta valida dalla gran parte dei vastesi. «Un premio in denaro potrebbe convincere qualche testimone a collaborare con le forze dell’ordine», affermano i residenti del quartiere Croci, una delle zone maggiormente colpite dalla microcriminalità.

Il centrodestra invece torna a sollecitare un’accelerazione del progetto della videosorveglianza. «Vorremmo ricordare al sindaco che anche l’autore dell’ultima rapina ai danni di una parafarmacia è stato identificato grazie alla videosorveglianza», insistono gli esponenti della minoranza.

Paola Calvano

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