Bimbo morto nell'ospedale di Pescara I medici querelano la famiglia Alinovi

L'Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Pescara ha presentato una denuncia-querela contro la famiglia Alinovi di Vasto, il cui figlio di tre mesi, nel luglio 2009, è morto nell'Ospedale Spirito Santo

PESCARA. Una denuncia-querela è stata presentata oggi dal presidente e legale rappresentante dell'Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Pescara, Enrico Lanciotti, nei confronti dei coniugi Alinovi, il cui figlio di tre mesi, nel luglio 2009, è morto nell'Ospedale Spirito Santo di Pescara dopo un intervento di megacolon, seguito da tre arresti cardiaci.

Per fare chiarezza sulla morte del piccolo è in corso un'inchiesta della magistratura pescarese in cui sono indagati 11 medici, per i quali sono ipotizzati, a vario titolo, i reati di omicidio colposo e concorso in omicidio colposo.

"A sostegno della legittima richiesta di 'verità e giustizia' è stata costituita anche  un'associazione a sostegno delle vittime di malasanità - scrive il medico -; ma i coniugi Alinovi hanno nel tempo posto in essere una serie di iniziative pubbliche supportando la loro azione con dichiarazioni a nostro avviso gravemente lesive dell'immagine e della professionalità di medici e servizi del nosocomio Spirito Santo di Pescara".

Da qui la decisione del consiglio dell'ordine di "adire le vie legali nei confronti di persone certamente e profondamente segnate da una gravissima perdita come quella di un figlio", ma che l'ordine dei medici ritiene abbiano superato "gli argini del diritto alla libera manifestazione del pensiero", con la possibilità di provocare "ingiustificato allarme e di generare sfiducia ed ostilità nei confronti dei medici e dei servizi nosocomiali con grave turbamento dei civili rapporti su cui poggia la convivenza sociale".
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