Bomba carta al poliambulatorio

Casalbordino, ordigno all’ingresso dei locali: danni a porta e insegna. Illeso il medico in servizio

CASALBORDINO. La deflagrazione è stata avvertita in tutto il paese. Il danno fortunatamente è meno pesante del previsto, ma la paura è stata tanta. Un misterioso teppista - forse due - ha lanciato lunedì sera una bomba carta contro l’ingresso degli uffici della guardia medica di Casalbordino. La deflagrazione ha danneggiato la porta, scardinandola. Sull’episodio, molto simile al raid fatto 18 mesi fa contro il poliambultorio San Giuseppe di Vasto, sono in corso accurate indagini. Saranno visionati i filmati di alcune telecamere e raccolte le testimonianze dei residenti.

Mancava un quarto d’ora alla mezzanotte lunedi sera quando il paese è stato svegliato dal boato. Un rudimentale ordigno classificato dai carabinieri come F10 - un grosso raudo a forma di cipolla - è stato lanciato contro la porta dell’ambulatorio della guardia medica in via Porta Nuova.

L’esplosione ha provocato lo scardinamento della porta e la rottura dell’insegna. Tanta paura per il medico in servizio, il dottore Eugenio Cupaiolo,costretto a lavorare tutta la notte con la porta aperta. Il professionista non ha tuttavia interrotto il proprio servizio. Ha continuato a lavorare. Prima però ha chiamato i carabinieri e il direttore del distretto.

Sconvolti i cittadini che hanno visto volare in aria schegge e vetri. Le motivazioni del gesto restano un mistero. Qualche testimone sembra aver visto allontanarsi dalla zona subito dopo l’esplosione due persone. Le sagome erano quelle di due giovani.

I carabinieri pare abbiano individuato indizi importanti per risalire alla loro identità. Non dovrebbe essere difficile rintracciare il negozio in cui la bomba carta è stata acquistata. Secondo i militari si è trattato comunque di una pericolosa bravata. Un gesto scellerato.

Se il medico o qualche paziente fossero stati dietro la porta dell’ambulatorio scardinata dall’esplosione sarebbe potuta succedere una tragedia. Fortunatamente Cupaiolo era in un’altra stanza. «Ho sentito un botto fortissimo. Sono corso a vedere che cosa fosse accaduto e ho trovato la porta sradicata», ha raccontato il medico ai carabinieri della compagnia di Ortona arrivati sul posto pochi minuti dopo l’esplosione. Gli autori erano già lontani.

I militari hanno rilevato e sequestrato frammenti bruciacchiati del raudo e contestualmente hanno compiuto rilevamenti sulla porta, sul muro dell’ambulatorio e sull’asfalto. «È stata una pericolosa e sciagurata bravata», hanno confermato al termine degli accertamenti gli investigatori.

Quanto accaduto ha riproposto il problema della sicurezza degli operatori della guardia medica durante la notte.

Più volte i medici di continuità assistenziale hanno chiesto maggiore sicurezza per il loro lavoro. Chi si trova a svolgere i turni di notte spesso si trova a dover gestire situazioni estremamente difficili.

La vigilanza dovrebbe essere garantita. Lunedì il medico se l’è cavata solo con tanta paura. Il rischio corso però è stato alto. (p.c.)

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