l’aggressione di pescara

Botte a un giovane, 2 ai domiciliari

Il Tribunale del riesame accoglie il ricorso dei difensori

VASTO. Contestavano le accuse e per questo si erano appellati ai giudici del Tribunale del Riesame. Lunedì, Cristian Pulina e Graziano di Guilmi, due dei quattro vastesi finiti in manette il 16 gennaio scorso con l’accusa di sequestro di persona, danneggiamento, lesioni, violenza privata, ricettazione, riciclaggio in concorso, hanno ottenuto dal Gip di Pescara gli arresti domiciliari. I due giovani ora sono a casa. A confermarlo sono i difensori, Arnaldo Tascione ed Elisa Pastorelli per Pulina, Virginia Memoli per Di Guilmi. I due giovani sono incensurati e da subito hanno contestato l’accusa di essere picchiatori.

Secondo il capo d’imputazione insieme a Lorenzo Storto e a Luis David Pollutri, la notte del 16 gennaio avrebbero malmenato e sequestrato un ragazzo di Montesilvano obbligandolo a vendere il suo oro e incassando il denaro. La posizione più critica è quella di Pollutri e il ruolo del suo difensore, l’avvocato Daniela Mascioli di Pescara è il più arduo. Secondo gli investigatori sarebbe stato lui il leader del presunto gruppo.

I quattro sono tutti poco più che maggiorenni. Pollutri, interrogato dal gip, ha confermato la discussione con le vittime fuori da una discoteca ma ha contestato tutto il resto. Il giovane attende la decisione del Riesame. Per Pulina e Di Guilmi, invece, la buona notizia è arrivata da Pescara. «Abbiamo contestato da subito l’accusa e la decisione del gip ci conforta», affermano gli avvocati Tascione e Pastorelli. Il giudice ha tenuto conto della giovane età, dell’incensuratezza dei due govani e della personalità di entrambi. (p.c.)

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