l'emergenza

Bucchianico, già dimenticata la frana di via Canale

Il 17 marzo il governatore D’Alfonso annuncia: «Sto arrivando», ma nel paese di San Camillo lo stanno ancora aspettando

CHIETI. Piove, la frana aumenta ma la Regione dimentica Bucchianico. Era il 16 marzo quando, alle 9 in punto, il governatore Luciano D’Alfonso telefona al sindaco Gianluca De Leonardis e gli annuncia il suo sopralluogo imminente in via Canale che dalla parte bassa del paese porta in piazza. Era una questione di giorni, tre al massimo. Ma a Bucchianico stanno ancora aspettando.

Chi non aspetta è la frana. Le immagini scattate ieri mattina mostrano la strada ormai inghiottita, sventrata e sparita. E’ rimasto un solo lembo di asfalto, largo appena dieci centimetri, a collegare i due versanti del baratro. Sporgendosi dagli spuntoni di catrame, che si piegano sotto le scarpe perché resistono appena sul vuoto, si scorgono i cavi delle fibre ottiche ed altri sottoservizi sostituiti un mese fa subito dopo la grande emergenza.

Bucchianico, la frana dimenticata
A Bucchianico c'è una frana dimenticata, quella di via Canale. Il 17 marzo scorso il governatore Luciano D'Alfonso aveva annunciato un suo sopralluogo con intervento immediato per frenare il pericolo, ma dopo Pasqua in paese stanno ancora aspettando. E intanto la strada è quasi completamente sparita (video di Lorenzo Colantonio)

La situazione si è aggravata negli ultimi quattro giorni. «La terra è scesa a valle di un altro mezzo metro», dice con voce molto preoccupata il sindaco. Conferma, De Leonardis, che il sopralluogo del governatore non c’è più stato. Evidentemente Bucchianico, la patria di San Camillo de Lellis, non è tra le priorità della Regione. Tempo fa, però, due tecnici del Genio Civile di Chieti sono giunti sul posto. Ma è accaduto prima che la situazione peggiorasse. «I problemi sono due», continua il primo cittadino, «la frana sta avanzando a vista d’occhio eppoi non c’è alcuna certezza che venga riconosciuto lo stato d’emergenza da parte del governo che ci farà ottenere i finanziamenti. Le nostre risorse non basteranno per intervenire: qui ci sono danni per oltre tre milioni di euro. Noi siamo stati ligi alle regole consegnando alla Regione, entro il 23 marzo, il dossier con le relazioni dei danni subìti dal paese. Dall’altra parte ci hanno rassicurato dicendoci che prenderanno in considerazione Bucchianico. Ma finora sono solo parole».

La frana invece non aspetta né la burocrazia né le promesse. E neppure il presidente della giunta Regionale che ha annunciato il suo sopralluogo nella patria del Santo degli ammalati ma nessuno lo ha ancora visto arrivare. Così da oggi, ogni giorno e finché Bucchianico non diventerà una priorità della Regione, pubblicheremo la notizia della frana dimenticata troppo presto.