Bullismo, il Comune di Vasto avvia la prevenzione

Ragazzini aggrediti, l'assessore Spadaccini: esperti anti-disagi subito al lavoro nelle scuole

VASTO. Adolescenti sperduti e violenti. E la scuola sempre più spesso è il luogo dove si manifestano i primi sintomi. E' per questo che l'assessore ai servizi sociali, Antonio Spadaccini (Idv), ha scelto la scuola come osservatorio del progetto di prevenzione contro il bullismo. «Il problema non è semplice da risolvere, ma va affrontato», afferma Spadaccini che non nasconde lo sconcerto per gli ultimi fatti di cronaca: 3 minorenni denunciati per aver preso a sprangate due adolescenti; tre minori che hanno massacrato di botte un rivale, una sedicenne denunciata per aver aggredito un'assistente sociale.

«Non si tratta certo di ordinaria nevrosi del nostro tempo. E' violenza e come tale deve essere prevenuta», sostiene Spadaccini. «La prepotenza non può e non deve trascendere in violenza».

Eppure fra gli adolescenti, in base a studi condotti da associazioni e centri di ricerca nazionali, il 78 per cento lamenta prepotenze e soprusi. Nel Vastese la percentuale è minore, ma resta pur sempre alta.

I bulli sono in aumento. L'assessore Spadaccini, d'accordo con il consiglio di amministrazione dell'Istituzione dei servizi sociali, presieduto da Cinzia De Libertis, i dirigenti scolastici e un pool di esperti (psicologi, assistenti sociali e psicoterapeuti) ha programmato l'avvio di una campagna di prevenzione e informazione. Seminari nella scuole, ma non solo.

«Nonostante le scarse risorse economiche», riprende l'assessore Spadaccini, «il Comune ha deciso di far ripartire il Progetto giovani. Quattro cooperative monitoreranno i sintomi dei disagio nelle aule scolastiche ma anche nel centro di aggregazione giovanile. Lo sportello Informagiovani, per il quale il Comune sta cercando una nuova sede, sarà a disposizione dei cittadini per qualsiasi necessità. Saranno promossi momenti di aggregazione», conclude.

Fra le principali cause del bullismo c'è il disagio e l'emerginazione che molte famiglie vivono per colpa della disoccupazione. Ma, paradossalmente, anche l'agiatezza può essere negativa. «Servono più controlli», insistono i componenti del Comitato cittadino del centro storico. «Ci sono sempre più spesso in giro giovanissimi ubriachi», denunciano, chiedendo controlli di prevenzione anche nei locali.

Intanto la polizia continua ad indagare sui tre giovani denunciati sabato. «Stiamo verificando se prima dell'aggressione ai due ragazzini albanesi i tre avessero agito in modo violento contro altri coetanei», conferma il dirigente del commissariato, Cesare Ciammaichella.

Il funzionario della polizia lancia poi un nuovo invito alle vittime della violenza: «Denunciate subito chi vi fa del male. E' l'unico modo per evitare altri episodi di emulazione e soprattutto per punire i responsabili di episodi del genere».

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