«Bullismo, le vittime tacciono»

Progetto sulla sicurezza alla media Umberto I

LANCIANO. I ragazzi vittime di soprusi, minacce, estorsioni da parte dei bulli preferiscono tacere piuttosto che raccontare i torti subiti a genitori o insegnanti. E' quanto emerge dal progetto "Legalità e sicurezza" che ha coinvolto circa 120 alunni di seconda della scuola media Umberto I. Il risultato, presentato ieri nel polo museale di Santo Spirito, che non fa sorridere perché conferma che il bullismo dilaga nelle aule scolastiche, viaggia sulle nuove tecnologie - pc e cellulari - e perché, ed è il dato più allarmante, dimostra la distanza di genitori e insegnati dagli alunni, che vivono sempre più in un mondo virtuale. 

«Si va dalla cittadinanza vissuta a quella virtuale», spiega la psicologa Giada Marrone. «Anche il bullismo viaggia su internet. Il bullo, che nella realtà scolastica è colui che insulta, fa scherzi di cattivo gusto come rubare degli oggetti ai ragazzi più timidi, dilaga sui social network che i ragazzi usano in modo improprio».  I dati di un questionario sull'uso delle nuove tecnologie dimostrano che i giovani usano chat, blog ed sms per comunicare e, in caso del bullo, per offendere le "vittime". Ma in questo mondo virtuale gli alunni non fanno entrare genitori ed insegnanti. 

«C'è uno scollamento tra adulti e ragazzi perché parlano linguaggi diversi», riflette Marilena Bellisario, dirigente della Umberto I. «Dietro i social network come Facebook si nascondono insidie», precisa Geremia Lugibello, comandante dei carabinieri di Lanciano. «I rischi connessi alle nuove tecnologie sono l'aridità dei rapporti personali e la possibilità di commettere reati, come violare la privacy». Per Lugibello occorre fare attenzione agli inviti e ai link su Facebook, alle foto che si mettono on-line. Il tenente Giuseppe Marrone, presidente dell'Associazione carabinieri di Lanciano, ha premiato gli alunni vincitori del concorso su legalità e nuove teconologie. Primo premio ex aequo a Noemi Ruscello, Benedetta Di Nunzio, Sara Di Rado, Loris e Alex Carosella e Luca Castellaneta della seconda C. (t.d.r.)

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