C’è il rischio frana, chiudono tre calette 

Il Comune vieta l’accesso alle spiagge adiacenti ai promontori di Acquabella, Ripari di Giobbe e Riccetta: pericolo crolli

ORTONA. «Criticità relative alla stabilità dei promontori», oppure «possibile distacco dei costoni rocciosi posti a monte delle spiagge» sono alcuni dei passaggi riportati nell’ordinanza firmata dal sindaco, la numero 150 dello scorso 7 giugno, con cui vengono interdetti tre tratti di costa ortonese. Un inizio d’estate poco fortunato quello a cui purtroppo l’amministrazione comunale ha dovuto far fronte a seguito della segnalazione di eventi franosi ai quali sono seguiti immediati controlli da cui è scaturita la decisione resa nota attraverso questa ordinanza. Il provvedimento riguarda luoghi adiacenti ai promontori di Acquabella, Ripari di Giobbe e Riccetta, che per motivi di salvaguardia della incolumità pubblica vengono interdetti per rischio frana a qualsiasi attività, comprese la balneazione e la pesca.
Dopo alcune segnalazioni di distacco di un costone franoso nei pressi di Punta Mucchia, in località Riccetta, lo scorso 4 giugno è stato effettuato un sopralluogo dai tecnici comunali, dal personale della capitaneria di porto e dei vigili del fuoco. Ciò che è stato rilevato viene chiaramente sintetizzato nell’ordinanza sindacale, che parla appunto di «presenza di criticità relative alla stabilità dei promontori Riccetta, Ripari di Giobbe e Aquabella con possibile distacco dei costoni rocciosi posti a monte delle spiagge». Pertanto il primo cittadino, preso atto che le suddette aree soggette a rischio frana e caduta di massi o materiale lapideo instabile possono rappresentare pericolo per la pubblica incolumità, ha ritenuto di dover interdirle con divieto di passaggio, di sosta e/o svolgimento di qualsiasi attività, comprese la balneazione e la pesca.
«Gli eventi franosi hanno interessato le estremità dei promontori sul demanio marittimo», commenta il sindaco, «e sono eventi che si sono già verificati in passato proprio per le caratteristiche della nostra costa costituita da falesia con pareti a picco sul mare che vengono erose proprio dall’azione del mare. Dopo la verifica sui luoghi, per maggiore sicurezza si è ritenuto opportuno interdire le zone sottostanti ai costoni soggette a rischio frana o caduta di massi e pietre che quindi possono rappresentare un pericolo per la pubblica incolumità». Dopo la chiusura per motivi diversi avvenuta nei mesi scorsi di parte della pista ciclopedonale che attraversa la costa ortonese, ecco che dunque il primo cittadino è stato costretto a vietare la fruizione di altre tre aree marine. A tal proposito l’ufficio tecnico comunale provvederà all’installazione della segnaletica che indicherà le tre zone interdette con divieto di passaggio, di sosta o di qualsiasi attività.