Cacciati dalla città dopo la rissa

Il tribunale «punisce» un disoccupato ed un commerciante.

VASTO. Via da Vasto e dall’Abruzzo, lontano dalle famiglie e dal paese dove hanno sempre vissuto. Devono trovare un’altra casa A.T., 40 anni, disoccupato e A.S., 31, commerciante. E’ la “punizione” decisa dal tribunale per aver picchiato un conoscente e averlo lasciato senza soccorsi. Gli avvocati ritengono il provvedimento anomalo ed eccessivo e annunciano il ricorso.
La vicenda è di quelle destinate a far discutere. Mercoledì sera M.S., 40 anni, di Vasto, è stato preso a calci e pugni al volto, al torace e all’addome al culmine di una rissa scoppiata davanti ad un bar. Un’altra serata violenta nel centro storico a cui hanno assistito terrorizzati alcuni residenti. Una discussione che, secondo la ricostruzione effettuata successivamente, si è trasformata in una manciata di minuti in un violento alterco. Qualche bicchiere di troppo avrebbe esacerbato gli animi.

Dalle parole i litiganti sono passati alle mani. L’uomo, colpito più volte è crollato per terra in una pozza di sangue. E lì è stato lasciato dagli aggressori. La scena è stata ripresa da due passanti che hanno consegnato il materiale ai carabinieri. Le immagini e la dichiarazioni di alcuni testimoni hanno permesso ai militari di identificare i due picchiatori.

Il ferito è stato soccorso e accompagnato in ospedale. Medicato dai medici del pronto soccorso, M.S., nonostante una prognosi di 50 giorni, ha rifiutato il ricovero. Alle domande dei carabinieri ha risposto con il silenzio senza riuscire a nascondere la paura. Un atteggiamento che gli investigatori hanno riferito ai magistrati della procura e del tribunale. Da qui la decisione di disporre l’allontanamento degli aggressori dall’Abruzzo e dal Molise.

Un provvedimento forte, singolare, che suscita clamore e accende la discussione e che l’avvocato Elisa Pastrorelli, difensore di A.S., contesta e definisce eccessivo. «Il mio cliente non è un delinquente.Non ha ucciso nessuno, nè è socialmente pericoloso. In più non naviga certo nell’oro. Allontanarlo dal suo lavoro creerà grande disagio a lui e alla sua famiglia. Senza contare che non può certo permettersi di pagare un affitto fuori regione», afferma l’avvocato.
I due indagati mercoledì mattina saranno interrogati dal Gip. Gli avvocati Pastorelli e Walter Pracilio intendono presentare subito dopo l’interrogatorio la revoca del provvedimento.