La tragedia di Atessa

Cacciatore ucciso dall’amico polmone trafitto dal colpo

TORNARECCIO. La pallottola ha attraversato il torace perforando un polmone e uscendo all’altezza della spalla destra. Così il colpo partito accidentalmente da un fucile da caccia ha ucciso Vernino...

TORNARECCIO. La pallottola ha attraversato il torace perforando un polmone e uscendo all’altezza della spalla destra. Così il colpo partito accidentalmente da un fucile da caccia ha ucciso Vernino Costantini, 61 anni, di Tornareccio, ex lavoratore edile da poco in pensione. Lo ha stabilito ieri l’autopsia, disposta dalla Procura di Lanciano ed eseguita dal medico legale Pietro Falco.

Un’unica ferita toraco-polmonare risultata fatale, un colpo sparato non a bruciapelo che non ha lasciato scampo allo sfortunato cacciatore. L’esame autoptico doveva servire, più che a stabilire la causa del decesso, a chiarire la dinamica dell’incidente che vede indagato per omicidio colposo un amico della vittima, M.M., 53 anni, di San Salvo, che domenica mattina partecipava all’esercitazione di tiro. Dal fucile dell’uomo è esploso, accidentalmente, il colpo che ha colpito mortalmente Costantini.

Forse un movimento brusco o un contraccolpo all’origine della fortuita esplosione, ma comunque l’arma conservava un colpo in canna che non avrebbe dovuto esserci.

Domenica mattina il gruppo di cacciatori si era ritrovato, come d’abitudine, nel poligono di tiro in località Torricchio, tra Atessa e Tornareccio. Un’area in aperta campagna, lontana dalle case e difficile da raggiungere se non per un appassionato di tiro. La comitiva si era esercitata per qualche ora e stava per andare via quando, alle 10,30, è avvenuta la tragedia. Vicino al casotto di legno dove si spara i cacciatori stavano riponendo i fucili nelle custodie. Ma da quello di M.M. all’improvviso parte il colpo che ferisce Vernino Costantini. Sono i presenti a prestare i primi soccorsi, a provare a tamponare la ferita, ma passano solo pochi minuti e per il cacciatore di Tornareccio non c’è più nulla da fare.

La Procura di Lanciano ha aperto l’inchiesta, titolare è il sostituto Ruggiero Dicuonzo. Al termine dell’autopsia la salma è stata riconsegnata ai familiari: la moglie Elisa e i tre figli Mirco, Massimo e Diego, che avevano regalato a Vernino anche la gioia di tre nipoti. Il funerale oggi alle 17, nella chiesa di Santa Vittoria a Tornareccio. (s.so.)

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