Il mistero nel sinello

Cadavere trovato nel fiume Viso ricostruito al computer

VASTO. È trascorsa ormai quasi una settimana dal ritrovamento del cadavere di un anziano nel fiume Sinello ma nessuno ha reclamato quei poveri resti. L’uomo, dall'apparente età di 65-70 anni, resta...

VASTO. È trascorsa ormai quasi una settimana dal ritrovamento del cadavere di un anziano nel fiume Sinello ma nessuno ha reclamato quei poveri resti. L’uomo, dall'apparente età di 65-70 anni, resta senza nome e senza volto.

Il medico legale Pietro Falco ieri pomeriggio ha convocato una riunione operativa per programmare la ricostruzione del viso del morto. La delicata operazione inizierà la prossima settimana. A eseguirla in collaborazione con il dottor Falco sarà il professore Luigi Capasso, antropologo forense direttore della facoltà di Scienze biologiche dell’Università di Chieti.

Grazie alla tecnica futurista tridimensionale si cercherà di ricostruire i lineamenti di quel volto scarnificato dal tempo e dall’aggressione degli animali acquatici. Non sarà facile e per questo gli esperti non vogliono creare false aspettative. «Non è detto che riesca», avvertono. Di sicuro non sarà lasciato nulla d’intentato.

In un secondo momento, qualora fosse necessario il medico legale potrebbe ricorrere anche alla genetica forense che si occupa di individuare attraverso le tracce biologiche il Dna dell’anziano. I prelievi sono stati eseguiti. Se tuttavia quell’uomo dovesse arrivare da molto lontano anche ricostruendo il volto, l’anziano potrebbe restare senza nome.

Lo scheletro non ha subito lesioni letali. Il pensionato potrebbe essere morto in seguito a un incidente, un suicidio o forse un malore mentre era in acqua. Ma possibile che non avesse nessun parente o amico? Al momento pare proprio sia così. Nessuno si è accorto della sua assenza. Non è escluso neppure che possa essere scappato. Resta poi da chiarire come ha fatto a raggiungere quel posto così isolato del Sinello.

Il corpo deve provenire da una delle cinque terrazze naturali del fiume. Probabilmente non era arrivato a valle da troppo tempo. Quella è una zona piena di cinghiali. Il corpo sarebbe stato aggredito e divorato. Attorno al macabro rinvenimento si moltiplicano le ipotesi.(p.c.)

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