Cade in moto, paga la Provincia

Il giudice: ente responsabile del danno da custodia. Al centauro 200 mila euro di risarcimento

VASTO. Oltre 200 mila euro. Tanto dovrà risarcire la Provincia di Chieti a L.L., 34 anni, motociclista di Schiavi D’Abruzzo, caduto dalla moto a causa delle pessime condizioni della strada provinciale. A stabilirlo è un sentenza del giudice del tribunale di Vasto, Anna Rosa Capuozzo. Il giudice accogliendo le richieste del legale di L.L., l’avvocato Placido Pelliccia, ha dichiarato la Provincia responsabile di “danno da custodia” per non aver sanato le insidie pericolose per i mezzi in transito.

La vicenda risale a dieci anni fa quando ad amministrare l’ente c’era era l’ex presidente Tommaso Coletti. Ora i danni dovrà pagarli la giunta guidata da Enrico Di Giuseppantonio. «Sono mesi che mi batto per la sistemazione della strada Provinciale. Ho invitato tutti i sindaci ad andare insieme a Roma», dice Di Giuseppantonio. «La sentenza ora ci obbliga a riflettere. Se non ci sono più le condizioni, la strada provinciale sarà chiusa», afferma il presidente dell’ente.

La storia di L.L. è simile a quella di molti altri centauri finiti in un avvallamento a causa del manto stradale dissestato. L’incidente avvenne nel territorio di Schiavi d’Abruzzo. La caduta provocò al centauro importanti lesioni. L.L. all’epoca ventiquattrenne decise di denunciare l’ente proprietario dell’arteria. La vicenda finì davanti ai giudici del tribunale di Vasto. Qualche giorno fa si è discussa la causa davanti al giudice Capuozzo. L’avvocato Pelliccia ha rimarcato l’evidente correlazione fra la caduta del suo cliente e le condizioni della strada. Il giudice ha definito l’evento “prodotto come normale conseguenza delle particolari condizioni potenzialmente lesive della strada”.

L.L. dovrà essere risarcito con 200 mila euro. Grande la soddisfazione dell’avvocato Pelliccia. Amaro il commento del presidente Di Giuseppantonio.

«Negli ultimi tempi le strade provinciali sono ulteriormente peggiorate. Il caso deve essere portato a Roma all’attenzione del ministero. Da cinque anni urlo e chiedo interventi. Le strade di questa provincia non hanno più ottenuto risorse nonostante le acclarate e fragili condizioni morfologiche. Torno a chiedere a tutti i sindaci di compattarsi e fare fronte unico per un problema che non è più rinviabile», afferma categorico Di Giuseppantonio che subito dopo aggiunge: «Se le condizioni delle strade non dovessero più garantire sicurezza, la Provincia sarà costretta a chiuderle». Un avviso che ha il sapore di un ultimatum.

Paola Calvano

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