«Caos A14, terza corsia necessaria»

I sindaci d'accordo con Di Giuseppantonio. Critico Marchese: è propaganda

CHIETI. La terza corsia sulla A14 si deve fare. Sposano la linea del presidente della Provincia, Enrico Di Giuseppantonio, i sindaci di Chieti, Lanciano, Vasto e Ortona. Ne deriverebbe, del resto, oltre che maggiore sicurezza per gli automobilisti anche una marcia in più al traffico economico locale. Per il sindaco di San Salvo, Gabriele Marchese «la terza corsia oggi è solo un sogno».

Intanto la richiesta per realizzarla, Di Giuseppantonio l'ha indirizzata al ministro per le infrastrutture e i trasporti, Altero Metteoli, oltre che ai vertici regionali e della società Autostrade per l'Italia Spa, che al momento la prevedono solo fino al casello marchigiano di Pedaso. Per Di Giuseppantonio, che ha presentato la sua iniziativa anche a nome degli altri presidente della province abruzzesi, il rischio è che la fascia costiera diventi sempre più un tratto a rischio, sia di incidenti sia di un traffico automobilistico ccongestionato, non solo sull'A14 ma anche sulla paralllela statale 16.

La nuova corsia sull'A14 quindi diventa essenziale. «Già stanno facendo i lavori di ampliamento», afferma il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, «sarebbe il caso di agganciarsi al programma marchigiano, in chiave strategica sia per il trasporto merci che per il turismo. Rimango comunque dell'idea che l'Abruzzo sia tra le regioni che hanno la migliore rete infrastrutturale di area». «Sono decisamente d'accordo con Di Giuseppantonio», interviene il sindaco di Lanciano, Filippo Paolini, «è assurdo che l'Abruzzo rimanga fuori dalla programmazione autostradale per la terza corsia. Il traffico su questo tratto è spesso intenso e ci sono interi segmenti che non hanno neanche la corsia di emergenza. Se si ferma una macchina su un viadotto è la fine».

Proprio da Lanciano, con Paolini e l'allora presidente della Provincia, Tommaso Coletti, partirono istanze simili per la società autostradale. In particolare si voleva un secondo casello per l'area di Lanciano, visto che l'attuale sopporta un transito quotidiano di circa duemila mezzi.

«Il governo», incalza Luciano Lapenna da Vasto, «ignora l'Abruzzo sulle grandi opere. Ben venga la proposta di Di Giuseppantonio, che comunque non è nuova sull'argomento, così come andrebbe ripescata la variante della statale 16. Il territorio a sud della provincia chietina è stato dimenticato negli anni da diversi governi. L'anello di Vasto, per cui era previsto un investimento di 110 milioni di euro, vede oggi finanziamenti solo per un milione, utile alla definizione del progetto. Questo vuol dire che dovremo aspettare ancora anni e nel periodo estivo qui si scoppia e si muore sulle strade. A Vasto raggiungiamo le 100 mila presenze».

La terza corsia sulla A14 si deve fare anche per Nicola Fratino, sindaco di Ortona. «E' un ottima cosa», dice, «il traffico ormai è insostenibile. Questo intervento presenta difficoltà, visti i tanti viadotti e gallerie. In attesa di fare la terza corsia, si potrebbe potenziare l'autostrada del mare con maggiori collegamenti tra i porti abruzzesi, come quello ortonese, e gli altri della penisola, a iniziare da Trieste». «Di Giuseppantonio pensasse prima a tagliare l'erba sulle strade», polemizza Marchese, «mi piace la politica delle cose concrete, non quella delle chiacchiere. Tra patto di stabilità e manovre economiche i soldi scarseggiano. Non bastano neanche per far tagliare l'erba sulle strade, figurarsi per la terza corsia autostradale».

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