Capodoglio spiaggiato a Polignano, forse era nel gruppo di Vasto

La carcassa di un cetaceo si incaglia sugli scogli della località pugliese: esame del Dna per stabilire il sesso e la provenienza

VASTO

Potrebbe fare parte del gruppo di sette capodogli che si è arenato sulla spiaggia di Vasto il 12 settembre scorso il cetaceo la cui carcassa è arrivata sugli scogli di Polignano a Mare questa mattina. È l'ipotesi avanzata da alcuni esperti che stanno esaminando i resti. L'esame autoptico per stabilire il periodo della morte e un prelievo di Dna saranno fatti domani sulla carcassa del capodoglio arenatosi sugli scogli di Polignano a Mare. L'esame genetico servirà a stabilire se il cetaceo facesse parte del gruppo che si è arenato sulla spiaggia di Vasto il 12 settembre scorso. «I capodogli - spiega infatti il biologo Lucio Rositani del laboratorio di biotecnologia marina della Provincia di Bari - quando sono ancora giovani come l'esemplare di Polignano, si spostano in gruppi familiari omogenei per sesso». Il gruppo di Vasto era composto da sette femmine (quattro riuscirono a salvarsi riprendendo il largo). Se anche il capodoglio arenatosi oggi dovesse essere una femmina (al momento non è possibile verificarlo per le condizioni della carcassa) e dovesse avere geni compatibili con quelli degli esemplari di Vasto, si potrebbe essere ragionevolmente certi della sua appartenenza allo stesso gruppo. L'autopsia sugli esemplari arenatisi sulla spiaggia abruzzese rivelò la presenza di gas nei vasi sanguigni. Una probabile conseguenza, secondo gli esperti, di una riemersione troppo rapida, causata probabilmente da un trauma improvviso come potrebbe essere quello provocato dalle attività di prospezione con tecnica 'air-gun'. Questa metodologia spaventa i cetacei portandoli ad emergere precipitosamente e provocando loro una embolia simile a quella che subiscono i sub che non eseguono una corretta decompressione. Il prelievo del Dna e l'esame autoptico saranno eseguiti da Nicola Zizzo dell'istituto di anatomia patologica della facoltà di veterinaria dell'Università di Bari. Domattina, inoltre, si svolgerà una riunione nella capitaneria di porto per decidere come rimuovere la carcassa e le modalità di smaltimento.

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