Carbone: un Consiglio sullo Scalo

L'esponente del Fli rilancia le proteste di cittadini e negozianti: "Zona soffocata dal traffico, proponiamo in piazza Carafa un centro servizi polifunzionale per ospitare il distretto sanitario Asl"

CHIETI. Un consiglio comunale straordinario per discutere delle problematiche dello Scalo con la proposta di aprire un tavolo politico permanente in grado di dare risposte concrete a chi vive e lavora nella parte bassa della città. La richiesta viene avanzata da Alessandro Carbone, capogruppo del Fli. «Lo sviluppo della città» sostiene «passa attraverso la valorizzazione dell'identità di quartiere».

«Iniziamo dallo Scalo dove i problemi abbondano» aggiunge Carbone. Il Fli a breve avvierà una serie di giornate di ascolto nelle diverse zone della città con l'obiettivo di far tesoro di tutto quanto chiederanno i cittadini. L'iniziativa popolare scatta dagli annosi disagi sofferti dallo scalo che, secondo Carbone, vanno trattati in un apposito consiglio comunale. «Allo scalo insiste la sede di un'affollata università, c'è uno dei centri ospedalieri più importanti della regione e nelle strade della vallata» spiega Carbone «gira oltre il 50% dei mezzi pubblici che collegano da un capo all'altro il capoluogo teatino». Non basta. Va monitorata con attenzione, a detta del Fli, la situazione vissuta dal commercio dello scalo che da una parte beneficia di un buon movimento di gente durante tutto l'anno e, dall'altra, deve fare i conti con la presenza ingombrante del centro commerciale Megalò e con la cronica assenza di un arredo urbano degno di questo nome.
Non a caso continuano a divampare le proteste della categoria, l'ultima è stata sollevata da un gruppo di commercianti di viale Abruzzo.

«La città è unica ma proprio per questo va rafforzata l'identità cittadina dello scalo» dice Carbone «che rischia di trasformarsi in un'appendice geografica di realtà limitrofe qualora non venisse migliorato e reso competitivo in fretta. Chieti scalo deve essere il biglietto da visita dell'intera città». Peccato che, attualmente, non sia proprio così. Per questo il Fli auspica la convocazione di un consiglio comunale straordinario sulla vallata. «Allo scalo manca un progetto di sviluppo. Chiederemo all'amministrazione di progettare, magari in piazza Carafa, un centro servizi polifunzionale» riprende Carbone «che possa accogliere anche gli uffici del distretto sanitario di base confinati, al momento, nella sede non idonea di via Delitio». Il Fli, poi, suggerisce la realizzazione di una cittadella dello sport a Santa Filomena.

«Le idee sono tante ed è arrivato il momento» sottolinea Carbone «di metterle insieme e, soprattutto, di tramutarle in un progetto complessivo finalizzato all?ottimizzazione dei servizi e della qualità della vita dello scalo». (j.o.)

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