Cardiochirurgia, a Chieti ambulatorio pediatrico

Convenzione policlinico-Sant'Orsola per un centro coordinato da un chirurgo di Pescara

CHIETI. Un ambulatorio di cardiochirurgia pediatrica al Santissima Annunziata. Finalmente l'Abruzzo avrà un riferimento per i bambini cardiopatici e finalmente si potranno porre le basi per un'inversione alla mobilità passiva con un centro di diagnosi e l'avvio di un percorso di cura per i bambini abruzzesi prima costretti ad andare fuori regione. E' stata infatti realizzata una convenzione tra l'ospedale clinicizzato di Colle dell'Ara e il Sant'Orsola di Bologna nello scorso maggio.

A coordinare l'ambulatorio, è il dirigente medico, cardiochirurgo pediatrico dell'ospedale Sant'Orsola Carlo Pace Napoleone. Il professionista, 44 anni, reduce da un intervento all'avanguardia di trapianto di cuore artificiale, su una bimba della Tanzania, è figlio d'Abruzzo, di Pescara, e, da parte di madre, ha anche sangue ortonese. Ed è stato proprio l'attaccamento alla sua terra, (a Pescara ha i genitori e una sorella), a dargli la spinta per realizzare questo progetto.

«L'ho fatto per la mia gente», dice, «perché non è possibile che in Abruzzo non ci sia un riferimento di cardiochirurgia pediatrica con pazienti costretti ad andare fuori per una diagnosi e per affrontare un percorso di cura. L'idea di un ambulatorio a Chieti», continua il professore che al Sant'Orsola è responsabile dell'incarico di trapianto cardiaco, «l'ho portata avanti insieme con il primario della clinica pediatrica della d'Annunzio Francesco Chiarelli, Raffaele De Caterina e Giulia Renda di Cardiologia e con il direttore di Neonatologia Giuseppe Sabatino».

In pratica al Santissima Annunziata ci sarà un ambulatorio dedicato ai bambini con problemi al cuore. Ogni mese il professor Pace Napoleone verrà a Chieti per fare visite e iniziare un percorso informato di diagnosi che potrebbe anche concludersi con un intervento «non necessariamente eseguito da me», precisa il cardiochirurgo, che viene dalla scuola di un luminare della cardiochirurgia, il contenerraneo Angelo Pierangeli, «per il paziente», riprende, «si potrà scegliere qualsiasi strada terapeutica si volesse».

Il professor Pace tiene a sottolineare il divario in termini di procedure e iniziative sulla sanità tra Emilia e Abruzzo. «Abbiamo iniziato a pensare al progetto dell'ambulatorio a Chieti», dice, «nel 2010 e incontrato una serie di difficoltà incomprensibili, considerato che l'iniziativa è a costo zero, io vengo rimborsato delle spese, il paziente non deve pagare un soldo ma con la sua prescrizione verrà visitato e seguito gratuitamente».

Nel dipartimento di chirurgia pediatrica del Sant'Orsola vengono eseguiti 400 interventi l'anno. L'ultimo fatto dal chirurgo di Pescara, quello su una bimba africana arrivata tramite un missionario bolognese in condizioni inadeguate per un trapianto di cuore. «Così le abbiamo impiantato il cuore artificiale che espone all'esterno solo un tubicino collegato con una consolle. La ragazzina sta bene e potrà in seguito essere sottoposta a trapianto di cuore vero». Il particolare che Carlo Pace Napoleone è orgoglioso di riferire che le condizioni della bimba, tornata a casa, possono essere seguite tramite un computer.

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