LANCIANO

Carrozzieri e meccanici abusivi, sequestri e guai anche per i clienti

A scoprire le attività illecite la Finanza: sigilli a locali e attrezzature a Paglieta, Treglio e Atessa. Multe anche ai proprietari delle auto in riparazione

LANCIANO. Il Comando provinciale della guardia di finanza di Chieti, nell’ambito dell’azione di contrasto all’economia sommersa, ha scoperto 4 tra officine e carrozzerie totalmente abusive nel Frentano. Sono due a Paglieta, una ad Atessa e un'altra a Treglio. Scattato il sequestro di locali e attrezzature. Multe anche ai proprietari delle auto trovate nelle officine. 

In particolare, i finanzieri della Compagnia di Lanciano, al termine di complesse indagini svolte sula l territorio frentano – esperite anche attraverso l’analisi di annunci pubblicati su siti internet – hanno individuato 4 esercenti l’attività di riparazione e manutenzione di autovetture e motocicli nonché di vendita on line di pezzi di ricambio, privi di licenza, di autorizzazione comunale e di partita Iva.
È quindi scattato il sequestro, per la successiva confisca, della totalità delle attrezzature e delle strumentazioni rinvenute nonché di una rilevante quantità di pezzi di ricambio per autovetture e motocicli. L’attività ispettiva è stata eseguita con il supporto del Reparto aeronavale di Pescara che ha effettuato ricognizioni aeree del territorio, finalizzate alla mappatura delle zone di intervento, consentendo di confermare l’abusività delle stesse.

Nei confronti di ciascuno dei titolari delle attività, oltre al sequestro dei locali ed alla denuncia all’Autorità Giudiziaria (per violazione di norme penali tributarie), sono state immediatamente comminate sanzioni per oltre cinquantamila euro, in assenza delle autorizzazioni previste dalla normativa vigente (esercizio di attività di autoriparazioni senza l’iscrizione nell’apposito registro della Camera di Commercio). Sequestrata, altresì, una cabina forno per la verniciatura delle automobili, in quanto priva dell’autorizzazione alle emissioni in atmosfera, oltre che copioso materiale di risulta (residui di vernici e parti di carrozzeria) smaltito illegalmente. In quest’ultimo caso, per l’esercente è scattata anche la denuncia per violazione delle norme in materia ambientale (esercizio di deposito senza autorizzazione e abbandono e deposito incontrollato di rifiuti). Identificati anche tutti i proprietari dei veicoli presenti nelle officine nei cui confronti saranno erogate sanzioni amministrative fino a 200 euro (per essersi avvalsi di servizi di manutenzione e riparazione da parte di imprese non iscritte all’albo).
Gli accertamenti delle Fiamme gialle lancianesi proseguono adesso allo scopo di quantificare la materia imponibile sottratta a tassazione nel periodo di esercizio dell’attività.

Il comandante provinciale, colonnello Michele Iadarola, ha ribadito come il sommerso pregiudica gli equilibri economici e finanziari del Paese, essendo orientato alla riduzione dei costi di “struttura” (fiscali, organizzativi e del lavoro) per massimizzare i profitti e ottenere vantaggi competitivi impropri.