Casa di riposo lager, oggi la decisione del giudice sulla revoca della carcerazione

Attesa per la decisione sulla revoca della carcerazione della titolare dell'ospizio, Eva Bucciarelli, di 40 anni, e la figlia diciannovenne Arianna Di Tommaso, ai domiciliari, accusate di maltrattamenti agli anziani ospiti

LANCIANO. L'inchiesta che ha portato in carcere la titolare dell'ospizio, Eva Bucciarelli, di 40 anni, e la figlia diciannovenne Arianna Di Tommaso, che è ai domiciliari, non registra per ora colpi di scena. Il gup Francesca Del Villano Aceto non si è ancora espressa sulla richiesta di revoca della custodia cautelare in carcere per la Bucciarelli.

Due giorni fa si sono tenuti gli interrogatori e la direttrice si è difesa dicendo che le maniere forti venivano usate "solo in casi e con soggetti particolari", mentre ha ammesso che gli ospiti accolti nella struttura erano in numero superiore a quello concesso. La Di Tommaso invece ha preferito il silenzio e si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Gli avvocati delle donne, Alessandro Troilo e Giovanni Cerella, attendono nella giornata di oggi possibili novità.

Resta in carcere anche Claudio Turchi, il medico di 52 anni, originario di Gessopalena ma residente a Lanciano, accusato di violenza sessuale nei confronti della Bucciarelli. Turchi, intercettato dalle telecamere delle forze dell'ordine, in più di un'occasione si sarebbe denudato e masturbato davanti alla donna, costringendola a toccarlo nelle parti intime. Il medico del servizio di igiene e sanità pubblica della Asl, era disposto a chiudere un occhio sullo stato in cui versavano i pazienti e sull'epidemia di scabbia che si era diffusa nella casa di riposo. L'uomo, assistito al cognato Carmine D'Orazio e dall' avvocato Aldo La Morgia, si è difeso davanti ai magistrati affermando di essere stato lui stesso oggetto di avances da parte della Bucciarelli.

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