«Case, pronti cento progetti»

Ricci: costi bassi, canoni concordati e impianti solari

CHIETI. Una città più facile da vivere, solidale, energeticamente sostenibile, colta e, perché no, sempre più bella. Questa è la Chieti che il sindaco uscente e candidato sindaco del centrosinistra Francesco Ricci disegna da qui al 2015. Una città «in forte sviluppo» e non «bloccata» come dice l’avversario del Pdl Umberto Di Primio.

Ieri Ricci ha presentato il suo programma nella sede elettorale di corso Marrucino assieme agli assessori della giunta e al capolista della lista Pd Giovanni Legnini, mentre a poche decine di metri, al Gran Caffè Vittoria, Di Primio interveniva con il deputato Pdl Daniele Toto alla presentazione della candidatura dell’assessore provinciale Silvio Tavoletta. «E’ un programma che risponde alle sfide che ci lancia la città», ha spiegato Ricci. «Al primo punto è la questione occupazionale, ma è importante anche il programma di edilizia residenziale pubblica con i 100 progetti che sono all’esame dell’ufficio urbanistico grazie ai piani di servizi approvati dal Consiglio comunale».

Un programma di edilizia che per l’assessore alla Casa Bassam El Zohbi deve aggianciarsi a una politica abitativa che soddisfi la crescente richiesta di case a canone concordato, da realizzare «in legno e con sistemi antisismici» sul modello aquilano, finanziate da Comune e privati attraverso project financing. E non solo: «Ai costruttori», ha aggiunto El Zohbi «chiederemo che una quota dei nuovi appartamenti sia dato a canone concordato».

Ricci ha indicato nell’ambiente un altro punto forte della sua azione. «A giorni daremo il nuovo appalto per la raccolta porta a porta. Il servizio riguarderà l’80% delle famiglie e contiamo di arrivare al 65% di raccolta differenziata, pena la rescissione del contratto all’azienda che si aggiudica il servizio». Sullo stesso fronte si muove la politica energetica con la messa in opera di impianti di solarizzazione su tutte le strutture pubbliche in grado di ospitarli (scuole, uffici, parcheggi, capannoni), mentre uno Sportello energia «sarà il front-office dove il cittadino che vorrà dotarsi di un impianto fotovoltaico troverà tutte le risposte».

Sull’altro fronte Di Primio ha accusato di immobilismo il Comune, se non di sciatteria, quando ha mostrato due foto in bianco e nero dell’archivio urbanistico del Comune ingombro di faldoni affastellati alla rinfusa.
Di Primio ha indicato nell’Università una delle eccellenza in grado di ridare slancio alla città. «Dobbiamo portare se non una facoltà un corso di laurea, magari in lettere antiche, da collegare al sistema museale».

L’altra eccellenza è il teatro Marrucino. Di Primio ha accusato il Pd di «manovre elettorali» riguardo all’emendamento sui fondi «mai depositato» in Consiglio regionale. «Dobbiamo fare una fondazione forte in grado di attrarre i privati», ha spiegato, «poi arriveranno anche i soldi della Regione». Daniele Toto presentando il suo «maestro di judo» Tavoletta, ha indicato nella saldatura tra Scalo e città e in una «nuova politica per l’area industriale» i punti programmatici più urgenti.

Per Tavoletta, il cui slogan è «Destinazione futuro», al primo punto c’è la «partecipazione dei cittadini», penalizzati, ha detto «da 5 anni di non ascolto». L’assessore provinciale alla Semplificazione amministrativa si è soffermato in particolare sui bisogni dei giovani «che oggi a Chieti non sanno dove andare» e ha indicato nella pedonalizzare del centro, nella creazione di una residenza universitaria e negli incentivi all’apertura di locali («come si è fatto a Pescara») la ricetta per riportare i giovani in città.

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