Cassa integrazione alla Denso I sindacati: rotazione tra operai 

Le forze sociali, ancora insoddisfatte delle intese raggiunte al ministero, chiedono più investimenti  «La Cig comporta una riduzione dello stipendio, è necessario che coinvolga tutte le maestranze»

SAN SALVO. Fabbriche chiuse in questi giorni per il ponte del 25 aprile e, a seguire, per il ponte del 1° maggio. La festa dei lavoratori quest'anno sarà una festa particolare. Tanti i problemi che assillano le industrie a causa della crisi che attanaglia il settore automotive. L'elettrico non decolla e la cosiddetta transizione richiede un’attenzione particolare. Denso, grazie alla disponibilità del ministero, potrà contare ancora sugli ammortizzatori sociali: cassa integrazione e isopensione.
I sindacati, tuttavia, non sono soddisfatti e invocano maggior impegno da parte delle istituzioni per ottenere investimenti da parte della Denso. In merito alla cassa integrazione Fiom, Fm, Uilm e Fismic insistono poi sulla rotazione fra lavoratori.
«La Cig comporta una riduzione dello stipendio e per un padre di famiglia non è semplice arrivare a fine mese con uno stipendio ridotto», fanno notare le sigle sindacali.
La prossima settimana sono previste riunioni per affrontare l'argomento.
L'assessore regionale Tiziana Magnacca, riassicura sindacati e lavoratori. «In una situazione di delicatissima incertezza del mercato dell'auto, Denso è comunque al centro dell'attenzione della Regione», assicura l'assessore. «Rispetto a una situazione passata in cui l'azienda non produceva utili e non sempre aveva utilizzato al meglio gli ammortizzatori sociali, oggi la direzione italiana di Denso sta tentando di rendere il sito sansalvese pronto per accogliere eventuali ordinativi legati ai nuovi motori. La Regione», sottolinea Magnacca, «investe in infrastrutture stradali, ferroviarie, portuali e tecnologiche per incrementare la vocazione manifatturiera. In altri termini si stanno creando i presupposti per rendere competitive Denso e le altre aziende e indurle a scegliere e scommettere ancora sull'Abruzzo. Indubbiamente occorre dare concretezza al sostegno dei lavoratori e alle loro famiglie. Abbiamo cercato di andare incontro a questa esigenza riuscendo a garantire ciò che non era affatto scontato: la continuità occupazionale. Il Giappone avrebbe potuto far ricorso ai meccanismi previsti dalla legge per i licenziamenti. Un passaggio che va scongiurato con ogni mezzo possibile. La casa madre ha intenzione di investire, accompagnando con soluzioni volontarie e agevolate dal punto di vista economico i lavoratori prossimi alla pensione. Sarà migliorata l'efficienza del sito e i risultati economico finanziari in modo da convincere la casa madre giapponese a restare a San Salvo». L'assessore invita anche i sindacati a collaborare per far sì che fra 10 anni si possa parlare ancora di una Denso forte e solida. «Se riusciremo», conclude, «ad evitare situazioni difficili dal punto di vista sociale e accompagnare l'azienda al cambiamento, torneremo presto a parlare di impianti, tecnologie e futuro a Piana Sant'Angelo». (p.c.)
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