Centomila pulcini morti, c'è la denuncia

La Asl trasmette il fascicolo alla Procura: nei guai il titolare dell'azienda avicola

 FOSSACESIA. Ha superato più del doppio la stima iniziale il bilancio dei pulcini morti nell'azienda avicola San Pietro a seguito dello sciopero dei dipendenti che non ha permesso di seguire correttamente la fase di schiusa delle uova.  I pennuti periti nelle incubatrici sono stati ben 101.700, mentre una prima conta si attestava su 40-50 mila animali. Una vera ecatombe, dunque. I dati ufficiali sono stati certificati dal Servizio di igiene degli allevamenti e produzioni zootecniche della Asl Chieti-Lanciano-Vasto, guidato dal dottor Giuseppe Torzi, al termine delle verifiche effettuate nell'impianto avicolo.  I veterinari dell'azienda sanitaria, i quali in questi giorni hanno lavorato con grande impegno, hanno anche denunciato alla Procura della Repubblica di Lanciano la proprietà dell'azienda, la Levantesi Group di Sant'Elpidio a Mare (Ascoli Piceno).  L'azienda, nonostante lo stato di agitazione dei dipendenti proclamato già diversi giorni prima della prevista nascita dei pulcini, non è intervenuta, infatti, per evitare la strage di pennuti.  Il reato contestato è quello di abbandono di animali previsto dall'articolo 727 del codice penale che punisce i responsabili con l'arresto fino ad un anno o con l'ammenda da 1.000 a 10.000 euro.  La denuncia è nata a seguito degli accertamenti fatti dall'equipe veterinaria della Asl.  La schiusa delle uova è avvenuta lunedì scorso, in condizioni non ottimali.  I pulcini, infatti, devono nascere dentro le camere di schiusa, all'interno delle quali le uova vengono trasferite tre giorni prima dell'evento.  Fino al venerdì precedente, data del primo sopralluogo dei servizi veterinari, la strage dei pulcini avrebbe potuto perciò essere evitata. Ma il cambio di macchinari non c'è stato, proprio perché i lavoratori, trenta in tutto, di cui gran parte donne, erano in sciopero per il mancato pagamento degli stipendi, non corrisposti ormai da tre mesi.  E l'azienda, secondo il rapporto della Asl, non ha provveduto altrimenti.  Da qui la contestazione del reato di abbandono di animali, sulla quale sarà la magistratura a valutare. Ieri, intanto, sono stati risolti anche i problemi igienico-sanitari connessi alla moria di pulcini. Il Comune di Fossacesia, su sollecitazione della stessa Asl, ha emesso un'ordinanza con la quale si intima all'azienda di procedere allo smaltimento delle carcasse degli animali morti.  Sarà una ditta specializzata ad occuparsene. La Asl ha anche verificato la regolarità delle operazioni per il nuovo ciclo produttivo in corso, dopo il rientro dei lavoratori in azienda su invito del Prefetto, Vincenzo Greco. Un'altra schiusa di uova è infatti prevista per oggi. Sono state anche messe al sicuro migliaia di galline ovaiole tenute in un impianto di Mozzagrogna, grazie a un rifornimento di gasolio necessario a far funzionare il generatore di corrente elettrica.

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