Cercano merce contraffatta, trovano una casa d'appuntamenti a Lanciano

L'organizzazione cinese sfruttava giovani connazionali, clandestine in Italia, anche in altri due appartamenti a Bari e Isernia

LANCIANO. Cercavano merce contraffatta, hanno trovato una casa d'appuntamenti gestita da cinesi. L'operazione, coordinata dalla guardia di finanza di Padova, ha permesso di scoprire altre due case a luci rosse: una a Bari e una a Isernia. Come quella di Lanciano tutte riconducibili ad un soggetto di origini cinesi titolare di una ditta operante nel padovano.

Le indagini sono partite da una attività svolta per contrasto della commercializzazione di prodotti con marchio contraffatto che ha visto il sequestro di oltre 1200 articoli di abbigliamento presso cinque imprese di Padova, di cui quattro all'interno del Centro Ingrosso Cina (Cic). Nei guai un cinese di anni 44 residente a Napoli, titolare di una delle quattro ditte controllate.

In tre dei sei appartamenti perquisiti, quelli di Bari, Isernia e Lanciano, i finanzieri hanno trovato appunto case di appuntamento gestite da cinesi che sfruttavano e facevano prostituire giovani ragazze connazionali, clandestine in Italia. Il 44enne è stato denunciato a piede libero per il reato contraffazione di marchi nonché per sfruttamento della prostituzione.