Chiede di vedere i figli e picchia la ex: arrestato

Manette in una casa del Frentano dopo l’ennesima aggressione alla donna L’uomo manda in ospedale anche due carabinieri intervenuti fermarlo

LANCIANO. I carabinieri accorrono all’ennesima richiesta d’intervento e lo trovano a picchiare la moglie, dalla quale si sta separando, davanti ai figli. L’uomo, un marocchino di 49 anni, aggredisce anche i militari che alla fine lo bloccano e lo arrestano con le accuse di maltrattamenti in famiglia, violenza, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.

È finito così l’ennesimo caso di stalking nel Frentano. L’episodio è avvenuto la scorsa notte in un’abitazione di un piccolo centro dell’area frentana dove la donna, anche lei marocchina, si è trasferita da qualche tempo. Il marito, W.B. (il nominativo per esteso e il nome del paese non vengono svelati per tutelare la donna e i suoi figli), non era nuovo a questo tipo di episodi.

Pochi giorni fa era stato già denunciato, in stato di libertà, dagli stessi militari dell’Arma e sempre per il reato di maltrattamenti in famiglia.

Con il pretesto di incontrare i suoi figli, il quarantanovenne aveva, in più occasioni, raggiunto l’abitazione della donna per poi finire ad aggredirla e picchiarla. La situazione era però controllata attentamente dai carabinieri che la scorsa notte, dopo l’ennesima richiesta d’intervento da parte della vittima, sono subito accorsi nell’abitazione.

I militari hanno così sorpreso W.B. mentre picchiava la donna, senza curarsi della presenza dei figli, costretti ad assistere, attoniti, alla violenta scena. Per nulla intimorito dall’arrivo dei militari l’uomo, forse sotto l’effetto di alcol, non ha esitato a prendersela anche con loro, aggredendoli mentre cercavano di allontanarlo dalla vittima, visibilmente scossa per l’aggressione ricevuta.

La donna è stata poi medicata nell’ospedale Renzetti di Lanciano, dove i medici le hanno dato sette giorni di prognosi per ecchimosi ed escoriazioni su gambe, braccia e collo. Feriti lievemente anche i due carabinieri: per loro prognosi di 3 e 5 giorni per graffi ed escoriazioni sulle braccia, rimediati cercando di allontanare l’aggressore dalla vittima.

Tratto in arresto, W.B., su disposizione dell’autorità giudiziaria, è stato trasferito nel carcere di Villa Stanazzo, a Lanciano. L’udienza di convalida e l’interrogatorio di garanzia si terranno domani.

Stefania Sorge

©RIPRODUZIONE RISERVATA