Chieti, arresti bis per la maxi evasione da 150 milioni

Ai domiciliari in 11 e in 2 agli obblighi di dimora dopo l'operazione di un mese fa. Sequestrati oltre 80 milioni di euro nei confronti di 123 indagati 

NAPOLI. Undici arresti domiciliari e due obblighi di dimora per altrettanti indagati di frode fiscale: sono le misure eseguite dalla guardia di finanza tra Napoli e Chieti, insieme ad un sequestro preventivo per oltre 80 milioni di euro nei confronti di 123 tra persone fisiche e giuridiche (società) a fronte di un'evasione complessiva di oltre 150 milioni di euro.

Le indagini sono relative a un giro di indebite compensazioni fiscali e contributive, e coinvolgono un sodalizio ramificato a Napoli e nella provincia teatina. Le indagini fanno riferimento all'inchiesta della procura di Chieti e poi trasferita a Napoli, che a dicembre avevano portato a 12 arresti e 40 indagati. Il proveddimento è scattato nei confronti di coloro che erano già indagati a Chieti. Sono emerse condotte seriali di evasione dalla riscossione di imposte e contributi previdenziali attraverso l'indebito ricorso all'istituto della «compensazione», realizzate da professionisti e consulenti fiscali a beneficio dei 123 contribuenti. Con un clic e «pochi centesimi» un imprenditore di Chieti, titolare di un’agenzia di pompe funebri, e due consulenti finanziari napoletani avrebbero fatto sparire quasi 63 milioni di tasse mai pagate.

[[(article) Spariti 63 milioni di tasse 12 arresti, 40 indagati ]]

Un meccanismo quasi perfetto per ingannare l’Agenzia delle Entrate: compensavano le imposte evase con crediti inventati e pagavano la differenza con «pochi centesimi». Un trucco che aveva l’obiettivo di far risultare l’avvenuto pagamento nei computer dell’Agenzia delle Entrate e aggirare i controlli. Il meccanismo fraudolento ha permesso ai consulenti fiscali, registi della frode, di "azzerare" debiti tributari per complessivi 80 milioni di euro utilizzando in compensazione crediti fiscali fittizi. Il Nucleo di Polizia economico finanziaria della Finanza di Napoli, in collaborazione con la Compagnia di Chieti e la squadra mobile della questura di Chieti, ha eseguito l'ordinanza applicativa di misure cautelari personali emessa dal gip del Tribunale di Napoli, Anna Laura Alfano.