Chieti, bimbo disabile dal parto: il padre si incatena alla Asl per avere il risarcimento

L'Asl, condannata a versare un risarcimento di 4 milioni di euro, raggiunge un accordo con l'uomo e si impegna a versare un anticipo

CHIETI. Si incatena davanti all'ingresso dell'ospedale Santissima Annunziata per chiedere che alla famiglia venga versato il risarcimento di quasi 4 milioni stabilito dai giudici in primo grado e ottiene dall'Asl di Chieti un acconto. Sandro Diodato, teatino, ha chiesto giustizia per il figlioletto Samuele, nato nel 1997 tetraplegico per problemi al momento del parto. “Finora non abbiamo ricevuto neanche un centesimo e non ho più soldi per curarlo”, si è sfogato Diodato. Grazie alla sua protesta è stato ricevuto dal direttore generale della Asl Francesco Zavattaro, e il direttore amministrativo, Stefano Spadano, per un chiarimento. Con i due è stato raggiunto un accordo raggiunto che fa fatto rientrare la protesta e che prevede l'erogazione da parte dell'Asl di una somma a titolo di acconto, denaro che permetterà al ragazzo di essere curato negli Stati Uniti.

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